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Paolo Scavino – Barolo Bric del Fiasc – 2015

Senz’altro la vigna più importante della cantina, tanto da diventarne il simbolo quando nel 1978 Enrico Scavino decise di vinificare questo vigneto separatamente dagli altri per esprimerne il potenziale. Queste vigne di nebbiolo, si trovano nella frazione di Fiasco, vicino Castiglione Falletto, con vigneti dall’età media di 20 anni esposti in direzione sud/ovest su suoli sabbiosi/argillosi che garantiscono ai vini un interessante struttura. Dopo la raccolta delle uve si esegue la macerazione e fermentazione in acciaio a temperatura controllata con lieviti indigeni. L’affinamento viene fatto in barriques nuove e usate per i primi 10 mesi, a cui seguono 12 mesi di botte grande dopodichè affina ulteriormente 10 mesi in acciaio e 10 mesi in bottiglia. Il risultato è un vino iconico e pronto da bere, che riflette l’identità dell’azienda Paolo Scavino, con profumi di gran finezza e aromaticità e dalla trama tannica raffinata che parla piemontese.

  • Produttore: Scavino Paolo
  • Nome: Barolo Bric del Fiasc
  • Vitigno: 100% Nebbiolo
  • Anno: 2015
  • Gradazione: 14,5%
  • Formato: 750ml

Note Produttive: macerazione a cappello sommerso per 10-12 giorni e fermentazione alcolica per 20-30 giorni vengono fatte in vasche d’acciaio a temperatura controllata con lieviti indigeni. Successivamente la malolattica viene fatta in legno prima dell’affinamento dove nei primi 10 mesi riposa in barriques nuove e usate, poi continua 12 mesi in botti grandi da 50 Hl prima di ritornare altri 10 mesi in acciaio seguiti da 10 mesi in bottiglia.

Il vino contiene naturalmente solfiti

103,00

Esaurito

Descrizione

Tra i nomi più blasonati a livello internazionale per la produzione dello storico vino Barolo, non poteva mancare Paolo Scavino. Azienda agricola fondata nel 1921, a Castiglione Falletto, da Lorenzo Scavino e dal figlio Paolo i quali iniziarono a coltivare le famose varietà locali come il Dolcetto, la Barbera e il Nebbiolo. Ma è con l’ingresso di Enrico Scavino che si inizia la valorizzazione del nebbiolo, differenziando le zone in cui si notava la maggiore qualità dell’uva acquistando parcelle in altri comuni dell’area del Barolo, nei Cru più vocati come Monvigliero, Cannubi, Bussia, Rocche dell’Annunziata. Dal 1978, si decise di vinificare separatamente i Cru, dove Bric del Fiasc divenne la prima vigna singola della cantina in quanto dai suoli composti da sabbia e marne fossili, chiamati Tov, spiccavano le uve di maggior pregio. Ad oggi con 32 ettari divisi in 8 comuni, si respira una tradizione tramandata nei vigneti da decenni, arrivata alla 4^ generazione con l’idea di una viticoltura superiore all’enologia, di una devozione verso il lavoro con lo scopo di raggiungere l’interpretazione e la purezza dell’essenza territoriale. Improntati ad una produzione di assoluta qualità, si è ridotto l’uso di elementi chimici nell’ambiente e i lavori in cantina, dove l’utilizzo principalmente delle barriques nelle vinificazioni ne hanno fatto un pioniere di questo stile. Sono Cura e Passione i pilastri di una della realtà più rinomate e ispirate del panorama enologico piemontese.

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