Elio Altare – Barolo DOCG – 2019 – 1,5 L

Nonostante sia solo il Barolo d’ingresso della cantina, questa etichetta dimostra la perfetta sintesi della filosofia di Elio Altare di voler trovare un punto d’incontro tra la tradizione e l’innovazione con un vino già pronto e dalla qualità superlativa in ogni dettaglio. Si tratta di un assemblaggio di più vigneti sparsi come in passato provenienti da La Morra, Barolo, Castiglione Falletto e Serralunga d’Alba prevalentemente esposti a Sud da cui si raccolgono solo le migliori uve. Fermentazioni e macerazioni sulle bucce si effettuano in moderni rotofermentatori d’acciaio a temperatura controllata per 5 giorni con successivo affinamento per 24 mesi in barrique di rovere francese. Un pezzo di storia nel bicchiere, splendido nella sua eleganza ma deciso in bocca per i tannini, profumi tipici di frutto rosso e spezia con note di liquirizia sul finale che accompagnano una beva agile in cui si percepisce morbidezza, struttura e profondità. Ammaliante!

  • Produttore: Elio Altare
  • Nome: Barolo DOCG
  • Vitigno: 100% Nebbiolo
  • Anno: 2019
  • Gradazione: 14,5%
  • Formato: 1500 ml
  • Produzione: 10000 bottiglie

Note Produttive: vinificazione in rotofermentatori d’acciaio per 5 giorni, affinamento per 24 mesi in barrique.

Il vino contiene naturalmente solfiti

150,00

1 disponibili

Descrizione

La spinta al cambiamento è sempre stato il motore verso nuove scoperte nella storia, la voglia di cercare nuove strade e alternativi modi fare siglando un punto di rottura con le consuetudini passate, nel mondo del Barolo si verificò a cavallo degli anni ‘80 primi anni ‘90. Elio Altare era un giovane intraprendente langarolo originario di Dogliani che grazie al nonno Giuseppe mise radici a La Morra dove si trasferì con la famiglia iniziando a lavorare le terre. Furono periodi difficili in cui l’economia locale era in crisi e molta gente abbandona la vita precaria contadina spostandosi verso le città, loro erano tra i pochi che rimasero e si dedicarono pienamente alla viticoltura. Essendo una figura molto carismatica la svolta per lui non si fece attendere, convinto dell’enorme potenziale dei vini di Langa fino a quel momento molto sottovalutati decise che era necessario cambiare la mentalità tradizionale. Fece alcuni viaggi illuminanti in Borgogna alla ricerca di nuovi stimoli nel produrre vino ritornando a casa folgorato da innumerevoli idee su cosa avrebbe dovuto fare, così tagliò tutte le vecchie grandi botti in cantina con una motosega per inserire le nuove barrique francesi. Per tale gesto (storico) viene diseredato dal padre! Elio fu produttore capostipite che diede inizio ad una vera rivoluzione proponendo un modo nuovo di produrre Barolo, nacque un movimento ideologico rappresentato da un gruppo di giovani: i famosi “Barolo Boys”. Produttori che si staccavano totalmente dal modello tradizionale: impeccabili dal punto di vista tecnico, basati su una ricerca spinta della concentrazione di frutto, sulla levigatezza dei tannini, su macerazioni brevi e su un consistente apporto del rovere da botte piccola. La cosiddetta corrente modernista ebbe un grandissimo successo internazionale da renderli inconfondibili, da quei giorni oggi la cantina Altare è tra le più iconiche per gli appassionati con alla guida sempre Elio assieme ai figli. Realtà familiare molto prestigiosa che produce 70000 bottiglie annue con grande passione per il vino e l’amore per la loro terra da vigne incredibili come Arborina, Cannubi, Brunate e Cerretta per Nebbiolo e Barbera arrivando fino in Liguria con l’azienda Campogrande per i vini bianchi nella zona di La Spezia. Pura eccellenza che si esprime attraverso vini eleganti ed equilibrati, lavori in vigna semplici e naturali senza applicazione della biodinamica o altre filosofie simili seguendo solo l’esperienza acquisita e tramandata da decine di generazioni. Passano gli anni, cambiano i tempi ma la voglia di continuare a sperimentare e lasciare il segno è più viva che mai!

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