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Lalu’ – Barolo Le Coste di Monforte – 2019

Nei primi anni del loro percorso ci fu la possibilità di poter acquisire alcuni filari di Nebbiolo all’interno del Cru “Le Coste di Monforte” nella zona inferiore di Monforte d’Alba, avendo l’occasione di poter produrre il primo Barolo. Si tratta di 0,3 ettari nella zona migliore con la maggior parte delle piante risalenti al 1999 in idonea esposizione sud e un’altitudine intorno ai 400 metri, una collina questa in cui la presenza di argilla e calcare è predominante dove i vini presentano ingente trama tannica. Le fermentazioni sono svolte interamente in tini di legno in modo spontaneo senza controllo della temperatura, dopo la malolattica si effettua un affinamento in botti di Slavonia per 24 mesi con una successiva sosta in bottiglia. Solo 2000 unità prodotte, poche ma buone, accattivante profilo aromatico di spezia e sottobosco assieme ad una beva avvolgente e persistente sul finale.

  • Produttore: Lalù
  • Nome: Barolo Le Coste di Monforte
  • Vitigno: 100% Nebbiolo
  • Anno: 2019
  • Gradazione: 14%
  • Formato: 750 ml
  • Produzione: 1956 bottiglie

Note Produttive: vinificazione spontanea in tini di legno. Affinamento in botti di rovere di slavonia per 24 mesi, più 2 anni in bottiglia.

Il vino contiene naturalmente solfiti

80,00

Esaurito

Descrizione

Lara e Luisa sono due vere winelovers che dopo essersi conosciute all’università hanno intrapreso un sogno, ossia produrre un vino tutto loro. Senza alcuna radice contadina ma con grande voglia e audacia fondano la loro azienda Lalù nel 2019 a Serralunga d’Alba, dopo aver fatto numerose esperienze sia in Langa presso varie cantine che all’estero come in Borgogna, Argentina e Sudafrica. Le prime barbatelle di nebbiolo vengono piantate nel 2015 a la Morra e Monforte d’Alba, e ad oggi possiedono 3,5 ettari dove vi è grande amore e riverenza verso la terra rispettando i tempi della natura in un contesto biologico che preserva la salute delle cose. La loro visione sta nella interpretazione dell’annata seguendo ogni vendemmia nel modo più sensibile e attento possibile in modo che in cantina durante le vinificazioni non si alteri la materia prima. Due ragazze che rappresentano una nuova generazione di donne vignaiole che hanno accettato la sfida dell’enologia con determinazione sfatando sempre più questo tabù. Un risultato derivato da un percorso inverso, rispetto a un tempo, partito stavolta dalla città verso la campagna, ripercorrendo le orme di coloro che furono, alla ricerca della pura espressione vitivinicola piemontese.

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