Jermann – Vintage Tunina – 2021

Quando si parla di Friuli Venezia Giulia non si può non citare Vintage Tunina, un vino rivoluzionario nel 1975 divenuto sin dalle prime vendemmie l’icona di uno stile in contrapposizione al passato. Fin dai primi assaggi fu subito stimato dal critico Luigi Veronelli il quale lo definì il “Mennea dei vini italiani” per via della sua rapida agilità di beva. È stato il primo blend di uve internazionali, Chardonnay e Sauvignon, con uve più tradizionali Malvasia, Ribolla Gialla e Picolit con la sola intenzione di rappresentare in un bicchiere l’anima di questa regione. Le fermentazioni si svolgono separate in vasche d’acciaio inox, l’invecchiamento invece si effettua in parte in botti austriache da 60-80 ettolitri per diversi mesi. Un vino senza precedenti, tra i più premiati d’Italia, molto fine, aromatico, ricco e suadente. Non vi stancherà mai, Provare per credere!

  • Produttore: Jermann
  • Nome: Vintage Tunina
  • Vitigno: Chardonnay, Sauvignon, Ribolla Gialla, Malvasia
  • Anno: 2021
  • Gradazione: 13,5%
  • Formato: 750 ml
  • Produzione:

Note Produttive: vinificazione separata per ciascun vitigno in vasche di acciaio. Affinamento in parte in botti da 60-80 ettolitri per alcuni mesi.

Il vino contiene naturalmente solfiti

61,00

3 disponibili

Descrizione

L’Italia del vino bianco ha trovato nel Friuli la sua Rinascita e affermazione. Una storia moderna dalle origini antiche, parliamo di una terra di frontiera contadina divisa fra Austria e Italia che ha visto in uno dei suoi capitoli più belli la nascita dell’azienda Jermann. Dal 1800 con il suo fondatore Anton Jermann si è iniziata la produzione di vini locali soltanto utilizzando uve autoctone dalle caratteristiche peculiari come Ribolla Gialla e Malvasia istriana, in seguito si sono introdotte varietà internazionali tipo Sauvignon e Chardonnay. Lo studio del territorio permise di elevare la qualità grazie alla suddivisione delle parcelle sfruttando al meglio le esposizioni e soprattutto i suoli di Ponca. Negli anni ‘70 con l’ingresso in azienda di Silvio si è delineato un nuovo stile di fare vino, molto diverso dalla moda di quegli anni ovvero vini con lunghe macerazioni e molto rustici, il cambio di rotta furono dei bianchi eleganti con profumi fini e profondamente minerali, mai visti prima! Le vigne, coltivate in maniera maniacale, sono suddivise tra le colline del Collio e le pianure nella Doc Isonzo, suoli e climi differenti che permettono di produrre vini di grande espressività, uno di questi fu il Vintage Tunina. La scelta si rivelò vincente dando al Friuli una nuova identità, una reputazione mantenuta negli anni che gli valse l’appellativo di “Patria dei vini bianchi italiani”. Oggi il cognome Jermann è un pilastro enologico, filosofia inconfondibile con utilizzo di tecnologie d’avanguardia in cantina per le vinificazioni, uso del legno moderato negli affinamenti in base alla tipologia e brevi soste in bottiglia per ottenere più immediatezza nei vini. Precursori e innovatori di una regione senza eguali.

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