Gaja – Barolo Conteisa – 2019

Tra le eccellenze piemontesi e mondiali possiamo inserire senza dubbio il Barolo Conteisa, uno dei tanti capolavori della cantina Gaja e superlativa espressione dell’uva Nebbiolo. Viene ricavato da un vigneto all’interno della collina di Cerequio denominato “Conteisa” che sta a indicare la vecchia disputa storica fra i comuni di Barolo e La Morra i quali si contendevano i possedimenti di questa zona, le piante hanno oltre 60 anni con basse rese e i terreni qui sono sabbiosi e ricchi di marne blu per vini robusti. Poche unità prodotte, diradamenti e selezione dei grappoli vinificati in vasche d’acciaio a temperatura controllata, l’affinamento viene eseguito in barrique e botti per almeno 24 mesi poi sosta in bottiglia. Forse non basterebbero le parole per descriverlo, un vino dotato di un equilibrio aromatico e gustativo meraviglioso e senza tempo in quanto solo negli anni manifesterà molti dei suoi segreti. Un bouquet di notevole finezza ma impattante, frutti rossi e fiori, al palato è complesso, armonico con una trama tannica di bella persistenza. Autentica Poesia!

  • Produttore: Gaja
  • Nome: Barolo Conteisa
  • Vitigno: 100% Nebbiolo
  • Anno: 2019
  • Gradazione: 14%
  • Formato: 750 ml
  • Produzione:

Note Produttive: vinificazione in vasche di acciaio, affinamento per 24 mesi in barrique e botti grandi, più 2 anni in bottiglia.

Il vino contiene naturalmente solfiti

320,00

1 disponibili

Descrizione

La famiglia Gaja si stabilì in Piemonte a metà del diciassettesimo secolo, cinque generazioni si sono alternate da quando Giovanni Gaja fondò la cantina a Barbaresco, con l’ingresso in azienda del figlio Angelo e della moglie Clotilde inizia la vera produzione di vino di qualità. Dal 1937 il figlio Giovanni fece del Barbaresco il suo vino bandiera guadagnando una posizione leader sul mercato italiano, introdusse la filosofia, che l’azienda porta avanti tuttora, cioè di imbottigliare solo le annate migliori e incrementò i vigneti di proprietà attraverso l’acquisto dei siti Costa Russi, Sorì Tildin, Sorì San Lorenzo e Darmagi, consolidando così un ulteriore miglioramento della produzione. La vera svolta per l’azienda si ha con l’ingresso in azienda nel 1961 di Angelo Gaja che grazie alla sua lungimiranza e al suo spirito d’innovazione riuscì ad affermare la conoscenza del Barbaresco in tutto il mondo. Nel 1972 un viaggio in America fu fondamentale per la sua formazione, e tornato nella sua Barbaresco decise di impiantare chardonnay e cabernet sauvignon, in un’ottima posizione da nebbiolo, conquistò così i mercati internazionali. Nel 1994 la famiglia Gaja ha acquistato la cantina Pieve S. Restituita a Montalcino e nel 1996 ha acquistato una seconda proprietà in Toscana, a Bolgheri, dove ha fondato la cantina Ca’ Marcanda. La filosofia dell’azienda è quella di contribuire con il proprio operato alla bellezza e alla sanità ambientale, la cura dei vigneti è maniacale e inizia con la preservazione delle viti più vecchie, selezione massale svolta sui vigneti storici, come la lavorazione dei terreni così anche la vinificazione è ispirata dal rispetto della natura e dei suoi tempi, dalla sapienza tradizionale e dalla ricerca innovativa.

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