Ceretto – Barolo Prapò – 2018

Questa vigna a Serralunga ha sempre rappresentato un’icona per la famiglia Ceretto in quanto secondo le parole di uno dei suoi proprietari Federico “rappresenta l’estasi per gli amanti del Nebbiolo”. Prapo’ è uno degli ultimi Cru certificati della denominazione riconoscendone la peculiarità dei suoi suoli (sarebbe la continuazione inferiore di Cerretta), esposizione sud-est con vigneti di 50 anni e terreni molto calcarei per vini tannici e potenti. Uve che vengono vinificate sulle bucce in vasche d’acciaio che proseguono con un affinamento in botti per 24 mesi seguiti da altri 24 mesi di bottiglia. Poche parole per un vino leggiadro, note balsamiche e terrose, molto schietto alla beva con tannini asciutti ma persistenti fino alla fine che evidenziano la sua austerità e le potenzialità di invecchiamento.

  • Produttore: Ceretto
  • Nome: Barolo Prapò
  • Vitigno: 100% Nebbiolo
  • Anno: 2018
  • Gradazione: 14,5%
  • Formato: 750ml
  • Produzione: 7000 bottiglie

Note Produttive: vinificazione in vasche di acciaio. Affinamento per 24 mesi in tonneaux e botti grandi rovere, più 2 anni in bottiglia.

Il vino contiene naturalmente solfiti

122,00

1 disponibili

Descrizione

Fin dalla loro nascita nell’800 la famiglia Ceretto rappresenta il territorio delle Langhe in un modo unico e avanguardistico. Dagli anni ‘50 Bruno e Marcello, figli del fondatore Riccardo Ceretto, sono i pionieri di un grande progetto incentrato sulla rivoluzione e l’innovazione senza mai abbandonare le proprie radici, anzi cercando di far conoscere a livello mondiale la potenzialità del territorio e dell’uva Nebbiolo. Sono stati tra i primi nelle Langhe a credere nel concetto di “Cru” e selezionare le vigne nelle posizioni storicamente più vocate, intraprendendo le prime vinificazioni in purezza suscitando scalpore e fama nel mondo del vino venendo definiti “Barolo Brothers” dalla famosa rivista Wine Spectator nel 1986. Oggi in azienda sono subentrati i figli Lisa, Roberta, Alessandro e Federico, facendo un ulteriore salto di qualità aumentando a 160 gli ettari di proprietà coltivando Arneis, Moscato, Dolcetto, Barbera e Nebbiolo: quest’ultimo in alcune delle parcelle migliori come Bricco Rocche, Brunate e Prapo’ nella DOCG Barolo mentre Gallina e Asili nella DOCG Barbaresco. Dal 2015 la cantina ha ottenuto la certificazione biologica grazie al gran lavoro di conservazione ambientale, pratiche naturali in vigna attraverso tecniche come quella del Sovescio, ricerca dei grappoli migliori e interventi minimi in cantina per ottenere pulizia e purezza nei vini. Una vocazione la loro, sorprendente e incessante.

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