Vietti – Barbaresco Rabajà Riserva – 2019

Se oltre a fare dei grandi Barolo si fanno anche dei grandi Barbaresco si diventa senza dubbio un’azienda di notevole dominanza come immagine e produzione, la cantina Vietti rispecchia questa visione grazie alla prima annata di Rabaja’ Riserva 2019. Una novità inaspettata ma che ha acceso gli entusiasmi per gli amanti dei vini piemontesi, quantità limitate di 1800 bottiglie da una delle vigne più storiche della denominazione in grado di dare sia vini di freschezza e struttura che invecchiamento. Rese basse per via dell’età delle piante di oltre 50 anni, fermentazioni in vasche d’acciaio a cappello sommerso sulle bucce per 3 settimane in modo estrarre solo il meglio dalle uve, malolattica in legno con successivo affinamento in botte di rovere per 36 mesi. L’ultima supersonica annata per il Nebbiolo, i terreni calcarei della parcella hanno donato un vino dai profumi di frutto rosso intenso che si alterna a note speziate, buona complessità e compostezza con tannini ruvidi ma raffinati sul finale che favoriscono lunghezza e piacevolezza. Creato per durare tanti anni con interessanti sorprese.

  • Produttore: Vietti
  • Nome: Barbaresco Rabajà Riserva
  • Vitigno: 100% Nebbiolo
  • Anno: 2019
  • Gradazione: 14%
  • Formato: 750 ml
  • Produzione: 1800 bottiglie

Note Produttive: fermentazione in vasche di acciaio a cappello sommerso sulle bucce per 3 settimane, malolattica in legno, affinamento in botte di rovere per 36 mesi più 2 anni in bottiglia.

Il vino contiene naturalmente solfiti

310,00

1 disponibili

Descrizione

Parliamo della fine del 1800, quando Carlo Vietti fondò l’azienda nel piccolo comune di Castiglione Falletto, capendo da subito le grandi potenzialità che quel territorio poteva avere. Dal 1919 il figlio Mario iniziò a produrre i primi vini. La storia però della cantina è stata segnata dal grande enologo Alfredo Currado, il primo in assoluto a vinificare singolarmente i singoli vigneti e nel 1961 esce così sul mercato il Barolo “Rocche di Castiglione”.
Oggi l’azienda è una delle più importanti di tutta l’area del Barolo, infatti dal 2016 è stata acquistata dall’americana Krause Holdings, permettendo così alla famiglia di ampliare il loro patrimonio continuando però a produrre vini di grande territorialità e pregio.

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