Tenuta di Biserno – Insoglio del Cinghiale Toscana Igt – 2021
Vino fondatore della tenuta, chiamato così per i numerosi cinghiali presenti nella zona dell’Alta Maremma, risulta essere tra i più apprezzati della produzione per la sua espressione territoriale. Rilasciato nel 2003 la prima volta è un blend con tutte le uve della tenuta tra cui Syrah, Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon i quali esprimono ciascuno le proprie peculiarità, vengono vinificati separatamente in vasche d’acciaio per 21 giorni, l’affinamento è svolto in barrique per 4 mesi poi si stabilizza di nuovo in acciaio, prima di imbottigliare viene fatto l’assemblaggio delle diverse parcelle seguendo un rigoroso equilibrio. Il risultato è quello auspicato che rispecchia le menti che l’hanno pensato, profumi di sottobosco e note balsamiche col passare dei minuti mentre all’assaggio manifesta una ricca freschezza, bella morbidezza e tannini levigati.
- Produttore: Tenuta di Biserno
- Nome: Insoglio del Cinghiale Toscana Igt
- Vitigno: Syrah 45% – Merlot 25% – Cabernet Franc 13% – Cabernet Sauvignon 7%
- Anno: 2021
- Gradazione: 14%
- Formato: 750 ml
- Produzione:
Note Produttive: vinificazione in vasche di acciaio a temperatura controllata per una quindicina di giorni. Affinamento per il 40% della massa in barrique usate per 4 mesi, il restante in vasche di acciaio.
27,00€
Esaurito
Descrizione
Quando si pronunciano i nomi di “Ornellaia” e “Masseto” si fa riferimento a due vini italiani che hanno scritto la storia dell’enologia mondiale, tutto opera della memorabile, secolare e visionaria famiglia Antinori. Già fondatore di Tenuta dell’Ornellaia, Lodovico Antinori decise nel 2001 di scrivere un altro capitolo della sua carriera investendo nella zona di Bibbona, a nord poco fuori la DOC Bolgheri, sconosciuta per la viticoltura ma dal potenziale enorme. Dopo le verifiche sul clima e studi sul terreno si ritenne un’area vocata per la coltivazione di vitigni dal taglio bordolese, e così con la collaborazione del fratello Piero e del socio Umberto Mannoni si diede vita alla Tenuta di Biserno. Si piantarono vitigni quali Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot e Petit Verdot sfruttando i suoli argillosi/calcarei che esaltano assieme alle brezze marine provenienti dal litorale la concentrazione e aromaticità delle uve, mentre poco distante ad una altitudine più bassa e idonea venne piantato anche il Syrah costruendo in concomitanza la seconda tenuta Campo di Sasso. I principi qualitativi sono sempre gli stessi, vendemmie precise, tanta cura del vigneto senza l’uso di prodotti chimici con successiva attenta selezione dei grappoli più belli; in cantina si effettuano vinificazioni separate e si ricorre all’uso di botti piccole negli affinamenti, il tutto supervisionato dall’enologo francese Michel Rolland con il quale si collabora dal 1991. Una nuova sfida dal grande successo con lo scopo di produrre vini piacevoli e riconoscibili che si è già affermata nel panorama internazionale.
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