Paolo Scavino – Barolo Bric del Fiasc – Riserva 2008

Dalla vigna-immagine della cantina si produce uno dei vini che al meglio esprime l’idea e la scommessa di Enrico Scavino riguardo al pregio delle uve provenienti da questa collina. Ci troviamo nella sottozona di Fiasco, vicino a Castiglione Falletto, dove le uve arrivano dai vigneti più vecchi di età media 30 anni con esposizione sud/est da cui si ricavano vini per la versione Riserva dal carattere imponente. Dopo la raccolta del nebbiolo, si esegue la macerazione e fermentazione in acciaio a temperatura controllata con lieviti indigeni. L’affinamento viene fatto in barriques nuove e usate per i primi 10 mesi, a cui seguono 24 mesi di botte grande dopodichè affina ulteriormente 10 mesi in acciaio e 33 mesi in bottiglia. Nonostante la 2008 sia stata una grande annata con solo 2500 bottiglie prodotte, si ha un Barolo ricco ed esplosivo di profumi, il quale nonostante necessiti ancora tempo per esprimersi al meglio, possiede buona morbidezza data dai tannini abbondanti e da un accattivante austerità. Quale miglior tributo per il 30^anniversario del Bric del Fiasc.

  • Produttore: Scavino Paolo
  • Nome: Barolo Bric del Fiasc
  • Vitigno: 100% Nebbiolo
  • Anno: Riserva 2008
  • Gradazione: 14,5%
  • Formato: 750ml
  • Produzione: 2500 bottiglie

Note Produttive: macerazione a cappello sommerso per 10 giorni e fermentazione alcolica per 18 giorni vengono fatte in tini d’acciaio progettati dallo stesso Enrico Scavino a temperatura controllata con lieviti indigeni. Successivamente la malolattica viene fatta in barriques prima dell’affinamento dove nei primi 10 mesi riposa in barriques nuove e usate di rovere francese, poi continua 24 mesi in botti di rovere austriaco prima di ritornare altri 10 mesi in acciaio seguiti da 33 mesi in bottiglia.

Il vino contiene naturalmente solfiti

302,00

1 disponibili

Descrizione

Tra i nomi più blasonati a livello internazionale per la produzione dello storico vino Barolo, non poteva mancare Paolo Scavino. Azienda agricola fondata nel 1921, a Castiglione Falletto, da Lorenzo Scavino e dal figlio Paolo i quali iniziarono a coltivare le famose varietà locali come il Dolcetto, la Barbera e il Nebbiolo. Ma è con l’ingresso di Enrico Scavino che si inizia la valorizzazione del nebbiolo, differenziando le zone in cui si notava la maggiore qualità dell’uva acquistando parcelle in altri comuni dell’area del Barolo, nei Cru più vocati come Monvigliero, Cannubi, Bussia, Rocche dell’Annunziata. Dal 1978, si decise di vinificare separatamente i Cru, dove Bric del Fiasc divenne la prima vigna singola della cantina in quanto dai suoli composti da sabbia e marne fossili, chiamati Tov, spiccavano le uve di maggior pregio. Ad oggi con 32 ettari divisi in 8 comuni, si respira una tradizione tramandata nei vigneti da decenni, arrivata alla 4^ generazione con l’idea di una viticoltura superiore all’enologia, di una devozione verso il lavoro con lo scopo di raggiungere l’interpretazione e la purezza dell’essenza territoriale. Improntati ad una produzione di assoluta qualità, si è ridotto l’uso di elementi chimici nell’ambiente e i lavori in cantina, dove l’utilizzo principalmente delle barriques nelle vinificazioni ne hanno fatto un pioniere di questo stile. Sono Cura e Passione i pilastri di una della realtà più rinomate e ispirate del panorama enologico piemontese.

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