Paitin – Barbaresco Basarin prodotto per la prima volta nel 2018 nella vigna situata a Neive con piante di 45 anni, affinato per 18 mesi in botte.
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Paitin – Barbaresco Basarin – 2019

La vigna Basarin è l’ultimo acquisto della famiglia Pasquero Elia, comprato nel 2018 rappresenta la grande novità della cantina. La scelta di questo acquisto fu per la grandiosità di questa parcella, che si trova sempre sotto il comune di Neive, ma nella parte più bassa quasi all’incrocio con i comuni di Treiso e Barbaresco. Gode di una bellissima esposizione di pieno sud e produce vini di carattere ma con grande eleganza. Insomma questo Barbaresco tiene testa allo storico Barbaresco Serraboella, ma proprio grazie alle sue note più gentili si è voluto puntare ad una produzione di un vino completamente diverso. Piante di 40 anni con meno di 3000 bottiglie prodotte.

  • Produttore: Paitin di Pasquero Elia
  • Nome: Barbaresco Basarin
  • Vitigno: 100% Nebbiolo
  • Anno: 2019
  • Gradazione: 14%
  • Formato: 750ml
  • Produzione: 3125 bottiglie

Note Produttive: fermentazione e macerazione in acciaio col cappello sommerso. Il vino affina per 18 mesi in botti da 5000 litri, più 12 mesi in bottiglia.

Il vino contiene naturalmente solfiti

45,00€

Esaurito

Descrizione

Quando si parla di Paitin non si può non associare questo nome al Barbaresco.
Una delle cantine con più storia, tramandata da due secoli e proprietaria della vigna Serraboella dall’ 1800, dove tuttora risiede la sede della cantina. Questa area è particolarmente vocata per la produzione di nebbiolo da Barbaresco, proprio perché gode di un microclima insolito, ovvero suoli ricchi di strati di calcare blu oltre le sabbie, dando ai vini una struttura e una longevità importante e atipica. L’approccio in vigna è minimalista intervenendo solamente con l’uso di rame e zolfo, anzi dal 2015 la cantina ha puntato ad un approccio biologico. In cantina invece lo stile è prettamente tradizionale, con affinamenti lunghi in botti grandi, rispettando i tempi naturali di ciascun vino. Vini classici, autentici, territoriali, dove si percepisce la vera storia e Langa. Vini che personalmente mi fanno impazzire, per la longevità, l’austerità, la classe e la sensualità.