Louis Remy – Clos de la Roche Grand Cru – 2006
La magnificenza di certe bottiglie è allarmante se si pensa che derivano da piccole parcelle delimitate chirurgicamente nei confini con all’interno terroir speciali, Clos de la Roche dà vita a uno dei Pinot Noir migliori di sempre. Classificato Grand Cru ufficialmente dal 1936 dalla AOC, si trova nel comune di Morey St. Denis già categorizzata e divisa con i famosi muretti dai monaci circestensi quasi mille anni fa in quanto era evidente il pregio delle sue uve per via dei terreni bruni, complessi e duri tutti rivolti a est ad un’altezza tra i 267 e i 311 metri. La cantina possiede 0,40 ettari di vigneto con piante di 40 anni per una produzione di sole 2000 bottiglie, vinificazione delle uve a contatto con le bucce per 30 giorni con l’uso di lieviti indigeni poi affinamento in barrique di rovere (⅓ nuove) per 22 mesi, non viene eseguita la filtrazione del vino. L’eleganza fatta bottiglia e autentico pezzo di rarità a seconda dell’annata, un vino talmente vasto che non si riesce ad assaporare nei suoi primi anni ma solo dopo il decimo in cui quelle note ferrose, di fiori e tabacco sono più evidenti, il sorso è complesso manifestando notevole potenza e sensazioni sapide accentuate. Memorabile!
- Produttore: Remy Louis
- Nome: Clos de la Roche Grand Cru
- Vitigno: 100% Pinot Nero
- Anno: 2006
- Gradazione: 13%
- Formato: 750 ml
- Produzione: 2000 bottiglie
Note Produttive: vinificazione a contatto con le bucce per 30 giorni con l’uso di lieviti indigeni, affinamento in barrique di rovere (⅓ nuove) per 22 mesi.
Il vino contiene naturalmente solfiti
175,00€
Esaurito
Descrizione
Un domaine quello di Louis Remy intriso di storia e vicende familiari che per circostanze fortunate si sono rivelate decisive per continuare la produzione di grandi vini francesi. L’azienda si trova nel cuore di Morey St. Denis, già in attività da più di 50 anni presso un vecchio casolare pluricentenario che ha avuto un improvviso e drastico cambiamento quando il titolare e fondatore Louis Remy scompare nel 1982 passando il testimone alla moglie Marie Therese. Continuando il lavoro del marito viene affiancata dalla figlia Chantal, donna del vino ed enologa lungimirante, con la quale si elevano gli standard di qualità incrementando fama e richiesta presso i mercati esteri. Dopo la scomparsa della madre nel 2008, il patrimonio di appena 4,5 ettari venne diviso fra i 3 figli dove lei ereditò 1,5 ettaro suddiviso una parte solo nei Grand Cru della famiglia (Clos de la Roche e Latricieres Chambertin) assieme alla cantina d’epoca. Oggi si è allargata nelle dimensioni vantando il monopolio della vigna Clos de Rosiers (vicino alla proprietà) e qualche parcella a Chambolle Musigny dove il Pinot Noir è la chiave per vini splendidi ottenuti da vigne di 40 anni e terroir tra i più complessi della zona. Una quantità limitata di bottiglie all’anno realizzate in maniera molto rigorosa, dalla scelta delle uve fino alla vinificazione separata per Cru usando il grappolo parzialmente intero e lieviti indigeni, affinamento nelle classiche barrique per minimo 20 mesi ricorrendo al legno nuovo (30%) solo per i Grand Cru. Vini di grande fascino che trasmettono il grande eterno prestigio della Borgogna.
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