Gaja – Langhe Darmagi – 2020

Si può parlare semplicemente di pura follia, io la definisco invece la pazzia di un genio, un uomo visionario che con audacia e conoscenza decise di spezzare le catene della tradizione e scrivere una nuova parte della storia del vino Piemontese. Angelo Gaja fu il primo a piantare uve rosse internazionali in Langa, una scelta che fece scalpore perché decise di sostituire il Nebbiolo con Cabernet Sauvignon, un omaggio non casuale a questa varietà e una chiara dimostrazione di come i suoli di Barbaresco fossero vocati per fare un nuovo grande vino. Un solo unico vigneto impiantato nel 1978 per dare vita al primo taglio bordolese piemontese, composto principalmente da Cabernet Sauvignon con una piccola aggiunta di Merlot e Cabernet Franc per un totale di 2,8 ettari esposto a pieno Sud con un’altezza di 280 metri. Si racconta che durante i lavori il padre Giovanni esclamava in dialetto ogni volta che passava l’espressione “Darmagi!” (Che peccato!) in segno di disappunto, una parola che divenne il marchio ufficiale di questo gigante rosso. La metodologia della cantina Gaja è sempre la stessa, diradamenti e selezione accurata dei grappoli con successive macerazioni e fermentazioni separate per ciascuna uva di circa 3 settimane, dopo la malolattica l’invecchiamento si protrae per 24 mesi in botti piccole di rovere francese. Maestoso. Un cambiamento radicale fra passato e futuro da quando fu prodotto nel 1982, un vino scuro dalla personalità agguerrita che si rivela lentamente negli anni come i suoi omonimi in Bordeaux, austerità giovanile con sentori nitidi di spezie e note floreali molto dinamici e impattanti perfettamente collegati a un palato di forza e struttura composto da tannini fitti e sontuosa morbidezza che caratterizzano un gusto finale impeccabile e indimenticabile. Nonostante abbia suscitato le più poderose critiche e una vera scomunica popolare in quel periodo andando contro tutto e tutti, Angelo Gaja grazie al suo splendido intuito e predestinato talento ci ha regalato una delle etichette più memorabili mai create, assolutamente spettacolare da bere nella migliore delle occasioni. Semplicemente Grazie!

  • Produttore: Gaja
  • Nome: Langhe Darmagi
  • Vitigno: Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc
  • Anno: 2020
  • Gradazione: 14,5%
  • Formato: 750 ml
  • Produzione:

Note Produttive: vinificazione separata per ciascuna varietà per 3 settimane. Invecchiamento per 24 mesi in botti piccole.

Il vino contiene naturalmente solfiti

420,00

1 disponibili

Descrizione

La famiglia Gaja si stabilì in Piemonte a metà del diciassettesimo secolo, cinque generazioni si sono alternate da quando Giovanni Gaja fondò la cantina a Barbaresco, con l’ingresso in azienda del figlio Angelo e della moglie Clotilde inizia la vera produzione di vino di qualità. Dal 1937 il figlio Giovanni fece del Barbaresco il suo vino bandiera guadagnando una posizione leader sul mercato italiano, introdusse la filosofia, che l’azienda porta avanti tuttora, cioè di imbottigliare solo le annate migliori e incrementò i vigneti di proprietà attraverso l’acquisto dei siti Costa Russi, Sorì Tildin, Sorì San Lorenzo e Darmagi, consolidando così un ulteriore miglioramento della produzione. La vera svolta per l’azienda si ha con l’ingresso in azienda nel 1961 di Angelo Gaja che grazie alla sua lungimiranza e al suo spirito d’innovazione riuscì ad affermare la conoscenza del Barbaresco in tutto il mondo. Nel 1972 un viaggio in America fu fondamentale per la sua formazione, e tornato nella sua Barbaresco decise di impiantare chardonnay e cabernet sauvignon, in un’ottima posizione da nebbiolo, conquistò così i mercati internazionali. Nel 1994 la famiglia Gaja ha acquistato la cantina Pieve S. Restituita a Montalcino e nel 1996 ha acquistato una seconda proprietà in Toscana, a Bolgheri, dove ha fondato la cantina Ca’ Marcanda. La filosofia dell’azienda è quella di contribuire con il proprio operato alla bellezza e alla sanità ambientale, la cura dei vigneti è maniacale e inizia con la preservazione delle viti più vecchie, selezione massale svolta sui vigneti storici, come la lavorazione dei terreni così anche la vinificazione è ispirata dal rispetto della natura e dei suoi tempi, dalla sapienza tradizionale e dalla ricerca innovativa.

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