Domaine de Trévallon – Alpilles Blanc – 2019
L’unico vino bianco prodotto dall’azienda, che assieme al rosso costituiscono le due etichette della selezione, ed un’autentica rivelazione di qualità mediterranea. Vengono prodotte poche quantità ogni anno, è un blend di 6%Chardonnay 8%Clairette 9%Grenache blanc 21% Roussanne 56%Marsanne da vigne di età media 30 anni nella zona di Les Baux ricca di suoli calcarei e asciutti. Dopo la raccolta delle uve vengono vinificate separatamente a grappolo intero con l’uso di lieviti indigeni permanendo sulle fecce prima di passare ad affinare 12 mesi in grandi botti, nessuna filtrazione prima dell’imbottigliamento arricchiscono la purezza di questo vino. Una bottiglia memorabile per gli amanti del bianco, sentori floreali e di miele non nascondono la complessità che permane nella beva fatta però di grande freschezza.
- Produttore: Domaine de Trévallon
- Nome: Alpilles Blanc
- Vitigno: 6%Chardonnay 8%Clairette 9%Grenache blanc 21% Roussanne 56%Marsanne
- Anno: 2019
- Gradazione: 13,5%
- Formato: 750ml
Note Produttive: vinificazione con il grappolo intero con lieviti indigeni. Affinamento per 12 mesi in grandi botti.
Il vino contiene naturalmente solfiti
140,00€
1 disponibili
Descrizione
“Artisti della perseveranza” è così che possiamo definire la famiglia Durrbach, proprietari e fondatori del Domaine de Trevallon (Tre Valli) dal 1955 a Saint-Etienne du Gres nella zona de “Les Alpilles” in Provenza. Già René Durrbach, pittore e amico di Picasso, insieme alla moglie aveva intuito il potenziale vitivinicolo del territorio, soprattutto dopo le letture dei libri di Jules Guyot che affermava la presenza di uve rosse prima della fillossera. Dagli anni 70 subentra anche il figlio Eloi che inizia a piantare in 15 ettari sia C.Sauvignon che Syrah e uve bianche locali come Roussanne e Marsanne dando vita alla prima etichetta nel 1976. Nel 1993 a causa delle normative AOC che autorizzavano percentuali basse di C.Sauvignon nei vigneti per far parte della denominazione “Baux de Provence”, la famiglia decise di non aderire declassando i loro vini a “Vin de Pays” ma mantenendo inalterata la personalità che li aveva contraddistinti. Terreni gessosi, asciutti e climi mediterranei danno le giuste condizioni per vini potenti dalla incredibile longevità, una viticoltura biologica praticata fin dagli inizi, lavori manuali in vigna (aratura e potatura corta per prolungare la vita della pianta) e approccio minimalista in cantina con vinificazioni a grappolo intero, uso di lieviti indigeni e affinamenti in botti grandi con pochissimi travasi. Tutte tecniche tradizionali e puriste che rispecchiano la loro filosofia di vita dove lo scopo è preservare l’identità dei vini stessi ognuno rappresentato annualmente da un’etichetta apposita e diversa, una fama la loro che ne ha fatto un faro di qualità imprescindibile.
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