Chandon de Briailles – Savigny Les Beaune Premier Cru Les Lavières – 2018

Les Lavieres è molto rinomata come parcella, si tratta dell’appezzamento più famoso di Savigny les Beaune, un vigneto Premier Cru molto esteso come dimensioni ma diverso a seconda delle zone nei suoli, clima ed esposizione dove i vini traggono una spinta elitaria nei profumi e gusto. I possedimenti vitati qui sono di 2,61 ettari nella zona più pregiata in ottima esposizione sud/sud-est con vigne vecchie piantate nel 1954 in terreni ricchi di strati calcarei. Si effettua una selezione delle migliori uve, vinificazioni a grappolo intero in tini di legno per diversi giorni in modo spontaneo con l’aiuto di follature e rimontaggi, l’affinamento viene fatto in barrique per 18-24 mesi e imbottigliato con poca aggiunta di solforosa. Un Pinot Noir dalla raggiante eleganza nobile, si percepiscono note di frutta estiva e fiori che mutano in sentori di spezia, in bocca è splendido con buona struttura per merito di acidità e tannini, nel finale si ritrova una buona mineralità e persistenza.

  • Produttore: Chandon de Briailles
  • Nome: Savigny Les Beaune Premier Cru Les Lavières
  • Vitigno: 100% Pinot Nero
  • Anno: 2018
  • Gradazione: 12,5%
  • Formato: 750 ml
  • Produzione:

Note Produttive: vinificazione a grappolo intero in tini aperti. Affinamento in barrique per 18-24 mesi.

Il vino contiene naturalmente solfiti

96,00

1 disponibili

Descrizione

La Borgogna risulta essere la patria di grandi bianchi e rossi, soprattutto nella Cote d’Or, l’area in cui il Pinot Noir e lo Chardonnay traggono la massima espressione mondiale, la zona in cui risiedono i più prestigiosi Cru con risultati differenti da parcella a parcella. L’azienda Chandon de Briailles si trova a Savigny lès Beaune, nella Côte de Beaune dal 1834, porta il nome della contessa che fondò il Domaine imparentata a sua volta con la casata di Moet et Chandon, che decise di dar inizio alla coltivazione della vite nei propri possedimenti. Si sono susseguite otto generazioni nei decenni fino al 1982 quando prese la guida la discendente Nadine de Nicolay che imbottiglia per la prima volta e fece un cambiamento drastico nel trattamento dei terreni abbandonando l’uso di prodotti chimici. Dal 2001 l’azienda è gestita dai figli Claude e Francois de Nicolay (il primo gestiva un laboratorio di vino e il secondo un’enoteca a Parigi) ma quest’ultimo dopo un incontro con la famiglia Leflaive capì l’importanza di lavorare in biodinamica per mantenere una vigna e ottenere un vino salutare con le caratteristiche originali. L’intera filosofia è fondata nel massimo rispetto ambientale con certificazioni multiple, un’impronta che ha valorizzato le loro più rinomate parcelle Premier e Grand Cru (Les Lavieres, Clos du Roi, Maréchaudes) distribuite in alcune famose AOC come Pernand-Vergelesses, Aloxe-Corton e lo stesso Savigny les Beaune per un totale di 13,5 ettari vitati a Pinot Noir e Chardonnay. Precisi nei lavori nei vigneti con solo cavalli da traino, vendemmie parcellari programmate per differenti condizioni climatiche e selezione meticolosa dei grappoli, in cantina si prediligono vasche di legno con fermentazioni spontanee controllate usando l’intero grappolo, gli affinamenti eseguiti in botti piccole e assenza di filtrazione e chiarifica prima di imbottigliare. Grande esempio nel mondo dei Vin naturelle.

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