Castellare di Castellina – Poggio ai Merli – 2019

Un vino fantastico e ammaliante, tutto da scoprire e bere nelle belle occasioni, un’altro esempio di come la Toscana sia la regione italiana che dà alcune delle espressioni mondiali di vitigni internazionali coi suoi famosi SuperTuscan. Poggio ai Merli è un Merlot in purezza, una delle varietà alloctone coltivate dall’azienda che è diventata oggi una vera icona in quanto ha trovato in questa terra d’eccellenza la sua giusta dimensione. Si tratta di un vigneto a Castellina piantato negli anni ’90 con la prima annata uscita nel 1999, presenta un’esposizione favorevole verso sud con un’altezza tra i 350-400 metri con suoli maggiormente calcarei. Si raccoglie solo il meglio per massimo 30/40 quintali, le uve vengono vinificate in vasche d’acciaio termocondizionate per 25 giorni, dopo la malolattica si esegue un invecchiamento per 30 mesi in barrique francesi (50% nuove) con una sosta in bottiglia poi di altri 12 mesi. Ci si innamora dai primi sorsi, profilo aromatico complesso note di frutta nera come il ribes e sentori tostati, una beva calda ponderata da una bella acidità e lunga persistenza finale che donano un equilibrio stratosferico. Di caratura mondiale assolutamente!

  • Produttore: Castellare di Castellina
  • Nome: Poggio ai Merli
  • Vitigno: 100% Merlot
  • Anno: 2019
  • Gradazione: 14%
  • Formato: 750 ml
  • Produzione:

Note Produttive: vinificazione in vasche di acciaio, affinamento per 30 mesi in barrique francesi (50% nuove), più 12 mesi in bottiglia.

Il vino contiene naturalmente solfiti

84,00

1 disponibili

Descrizione

Non ci poteva essere periodo migliore per assistere alla nascita di cantine spettacolari e pionieristiche, sono infatti gli anni del “Rinascimento vitivinicolo italiano” ovvero un’epoca dal 1970 che vedrà l’affermarsi di nomi importanti nella penisola che cambieranno il modo di fare vino. Castellare di Castellina nasce grazie a Paolo Panerai con l’obiettivo di produrre vini con la migliore qualità in assoluto sposando una filosofia tradizionale usando solo vitigni autoctoni come Sangiovese e Malvasia Nera, ma dando spazio all’innovazione! L’azienda come la vediamo ora nasce nel 1979 nel cuore del Chianti Classico a Castellina in Chianti con l’unione di 4 poderi diversi, ma di questi la zona di Castellare fu da sempre coltivata e considerata una delle migliori per la qualità del Sangiovese. In totale vengono coltivati 80 ettari, di cui 33 a vigneti, salvaguardando l’ambiente eliminando prodotti chimici di sintesi e il lavoro nel vigneto è più che qualitativo con rese molto basse di non oltre 40-50 quintali.
Proprio grazie a Paolo si vede una rinascita di Castellare!…con gli studi con il Professore Attilio Scienza nasce il primo vigneto sperimentale di cloni di Sangiovese, mentre in cantina invece si da spazio all’introduzione delle barrique negli affinamenti in seguito ai consigli di Emile Peynaud e l’amico Giacomo Tachis, due tra i migliori enologi del secolo. Il loro impegno li ha resi celebri in tutto il mondo nel giro di pochi anni, producendo alcuni dei rossi più memorabili e ricordati di sempre (come i Sodi di San Niccolo’) continuando oggi ad adoperare vasche di cemento vetrificate nelle vinificazioni e nel transito dei vini prima dell’imbottigliamento il tutto supervisionato oggi dall’enologo Alessandro Cellai. Sono a tutti gli effetti un vero simbolo toscano, riconoscibili da sempre per le loro etichette ogni anno raffiguranti diversi uccelli in via d’estinzione e l’impegno di trasmettere l’eredità nei vini di chi prima di loro ha vissuto e preservato quella terra.

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