Campogrande – Cinque Terre Sciacchetrà – 2008

Tra i migliori passiti italiani non solo per la sua rinomata qualità ma soprattutto per la sua scarsissima produzione annata dopo annata in termini di quantità, lo Sciacchetrà è da sempre prodotto nel comune di La Spezia. Un vino composto da Bosco, Albarola e Vermentino dove vengono scelti i grappoli perfettamente maturi e da quest’ultimi solo gli acini migliori che verranno poi stesi in un ambiente fresco ad appassire diverse settimane. Le uve sono pressate con i piedi secondo tradizione in modo da dare più morbidezza al vino e successivamente affinate in piccole botti per alcuni anni. Poche centinaia di bottiglie di questa gemma ligure, profumi ammalianti di miele e frutta candita che poi in bocca dimostra avere una interessante struttura e note sapide di buona persistenza. Bontà ed equilibrio disarmante che dovete assolutamente provare

  • Produttore: Campogrande
  • Nome: Cinque Terre Sciacchetrà
  • Vitigno: Bosco, Albarola, Vermentino
  • Anno: 2008
  • Gradazione: 14%
  • Formato: 375 ml
  • Produzione:

Note Produttive: pressatura con i piedi, affinamento in piccole botti per alcuni anni.

Il vino contiene naturalmente solfiti

136,00

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Descrizione

Situata a Riomaggiore, una delle 5 terre di La Spezia, sorge l’azienda Campogrande divenuta negli anni ormai un grande faro dell’enologia ligure all’interno di uno dei paesaggi più suggestivi della regione. Fondata nel 2005 dal famoso produttore di Barolo Elio Altare assieme al socio ligure Antonio Bonanni, si tratta di una vera e propria sfida alla natura con il recupero di alcuni vecchi vigneti di varietà locali come Bosco, Albarola, Vermentino e Bonamico direttamente arroccati sulle scogliere con pendii scoscesi sul mare. Una proprietà di 2 ettari disposta su più terrazzamenti in cui risulta impossibile ogni tipo di meccanizzazione se non l’uso di rotaie lungo i vigneti per il trasporto delle uve, mentre tutto il resto del lavoro viene svolto a mano. La filosofia adottata è nell’espressione totale del territorio, trattamenti naturali, divisione delle parcelle, selezione e vendemmia specifica dei grappoli a seconda del vino incrementando la qualità successivamente in cantina con affinamenti precisi e puliti tramite vasche d’acciaio per i bianchi o botti di rovere per i rossi e passiti. Qui non si tratta di semplice viticoltura, questa è una delle tante inosservate espressioni eroiche della Liguria del vino.

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