Barone Pizzini – Franciacorta Bagnadore Riserva – 2015
Lo spumante più prestigioso è il Bagnadore, prodotto solo nei millesimi eccezionali in poche migliaia di unità solo in versione Riserva, una vera sintesi di sensazioni. Un blend di 50% Chardonnay 50% Pinot Noir con uve provenienti da una singola parcella nel comune di Roccolo che possiede suoli complessi e piante di oltre 20 anni. Selezione dei grappoli sul luogo, vinificazione spontanea con l’uso di lieviti indigeni in tini di legno poi il vino affina in barrique ⅓ nuove di tostatura leggera per 8 mesi, dopo il tiraggio sosta sui lieviti per 69 mesi con remuage periodici. Superbo nello stile e superlativo nella beva, sentori burrosi e agrumati, al palato è cremoso, morbido di buona sostanza nell’insieme. Bollicina per le grandi occasioni.
- Produttore: Barone Pizzini
- Nome: Franciacorta Bagnadore Riserva
- Vitigno: 50% Chardonnay – 50% Pinot Nero
- Anno: 2015
- Gradazione: 12%
- Formato: 750 ml
- Produzione:
Note Produttive: vinificazione spontanea con lieviti indigeni in tini di legno. Affinamento i barrique per 8 mesi, successivamente il vino sosta sui lieviti per 69 mesi.
Il vino contiene naturalmente solfiti
62,00€
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Descrizione
Uno dei pilastri della spumantistica italiana è la Franciacorta, zona vitivinicola divenuta famosa per le sue bollicine nel nord della Lombardia fra la provincia di Brescia e il lago d’Iseo. Dal 1870 troviamo la cantina Barone Pizzini a Provaglio d’Iseo, la quale fin dai primi anni si distingue per un approccio alla coltivazione della vite e gestione dei suoi possedimenti in modo totalmente meticoloso per l’epoca. La loro fama inizia proprio col barone Pizzini Piomarta nei primi ‘900, ufficiale di cavalleria durante gli anni della Grande Guerra (disegnerà in una lettera per un amico lo schizzo di un cavallino rampante che ispirerà Enzo Ferrari per il simbolo della sua auto), abile uomo d’affari dà all’azienda una dimensione imprenditoriale moderna e assieme al figlio Giulio inizieranno la produzione di vini con la prima annata nel 1971. Inoltre diventano la prima realtà in questa zona a produrre vini da viticoltura biologica nel 2002, ma l’azienda si spinge oltre, costruendo una cantina realizzata con una architettura ecocompatibile e valorizzando il territorio introducendo nuovamente vitigni autoctoni come l’Erbamat. Dal 2011 si è deciso di parcellizzare le uve raccolte dai 30 singoli vigneti nei 60 ettari di proprietà per poter cogliere al meglio le caratteristiche dei vari suoli ricchi di sabbia e calcare che arrivano anche ad un’altitudine di 350 metri in cui coltivano principalmente Chardonnay e Pinot Noir, in cantina si ricorre a tecnologie d’avanguardia assieme ad un uso ponderato del legno negli affinamenti mentre le bollicine sostano sui lieviti almeno 24 mesi. Una cantina intrisa di storia che non ha mai perso la sua identità, una solida e variegata linea produttiva affermandosi come una dei pionieri della denominazione Franciacorta.
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