Sottimano – Barbaresco Pajoré – 2021

La menzione di Pajorè è diventata una sorta di culto nella storia del Barbaresco, parliamo di una collina favolosa dalle potenzialità incredibili che si trova nel comune di Treiso dalla quale nascono vini unici e ineguagliabili. Da sempre ritenuta speciale fu grazie al ligure Giovanni Moresco che la fama della vigna si innalzò dopo averla vinificata in purezza nel 1967 per la prima volta attirando poi l’interesse di altri produttori tra cui Angelo Gaja, oggi il maggior proprietario all’interno. Si tratta di una zona in cui gli strati argillosi e calcarei sono maggiori di quelli sabbiosi, l’esposizione è tendente a sud-ovest ad un’altitudine di 350 metri ed è qui che la famiglia Sottimano ha una vigna di 70 anni. Produzione molto limitata, fermentazione e macerazione sulle bucce in vasche d’acciaio con lieviti indigeni per una durata di 25 giorni, dopo la malolattica si effettua un affinamento di 18-20 mesi in barrique usate. Il risultato è un vino di eleganza stupenda, non eccessivo ma coinciso con profumi di frutto rosso e note speziate delicate, buona struttura e armonia con tannini finali dalla giusta persistenza.

  • Produttore: Sottimano
  • Nome: Barbaresco Pajoré
  • Vitigno: 100% Nebbiolo
  • Anno: 2021
  • Gradazione: 14,5%
  • Formato: 750 ml
  • Produzione: 5000 bottiglie

Note Produttive: vinificazione in vasche di acciaio con lieviti indigeni. Affinamento per 18 mesi in barrique usate.

Il vino contiene naturalmente solfiti

76,00

1 disponibili

Descrizione

I vignaioli di un tempo esistono ancora. La famiglia Sottimano è un fantastico esempio di come quel mondo sia la base della vita di Langa, parliamo degli anni ‘60-70 quando Rino finita la scuola enologica, fonda la propria azienda e decide di iniziare a produrre vino. Pochi ettari di famiglia ma presso Neive, una delle migliori zone per la produzione di Barbaresco, le difficoltà non furono semplici infatti i sacrifici erano la base di ogni giorno in un periodo storico complicato. Abile come pochi, seppe colmare quei momenti facendo fin da subito magistrale qualità con vini dal tocco tradizionale ma innovativi, molto lavoro in vigna assieme a un’accurata scelta dei grappoli e suddivisione delle varie parcelle in modo da ottenere prodotti più dettagliati. Rispetto agli inizi oggi si contano 18 ettari tra Barbaresco e Neive in 5 dei migliori Cru come Cottà, Pajorè, Fausoni, Currà e Basarin dove la filosofia dell’azienda è rimasta la medesima nella conservazione ambientale senza uso di prodotti chimici ma naturali per non alterare l’equilibrio di ciascuna collina. L’approccio in cantina è un misto fra tradizionale e moderno con vinificazioni spontanee, lunghe estrazioni nelle macerazioni e invecchiamenti in legno di minimo 12 mesi con l’uso di botti piccole o grandi in base all’etichetta. Sono vini che rispecchiano il terroir quelli fatti da Rino e i suoi figli, purtroppo quantità molto limitate ma dentro ogni bottiglia c’è la stessa cosa: tanta passione.

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