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Roagna – Langhe Rosso – 2018

Il Langhe Rosso è prodotto con le uve di nebbiolo proveniente dalle piante più giovani nei cru Pajè a Barbaresco e Pira a Castiglione Falletto. Come tutti i vini della cantina Roagna austerità e tradizionalità sono gli elementi chiave, infatti nonostante sia un vino denominato con una denominazione generica “ Langhe” è prodotto con la stessa mentalità e tecnica di grandi vini come Barbaresco e Barolo: i vini svolgono sempre almeno un’invecchiamento in grandi botti di rovere per 5 anni prima di essere messi sul mercato. Vino di grande complessità, tannino importante ma non invadente, persistenza lunga e raffinata.

  • Produttore: Roagna
  • Nome: Langhe Rosso
  • Vitigno: 100% Nebbiolo
  • Anno: 2018
  • Gradazione: 14%
  • Formato: 750 ml
  • Produzione:

Note Produttive: la fermentazione avviene esclusivamente in tini di legno, grazie ad un pied de cuve di lieviti Indigeni. Successivamente viene applicata l’antica tecnica di macerazione della steccatura a cappello sommerso, che si protrae per 2 mesi. Il vino matura poi in una botte di rovere neutro per circa 5 anni.

66,00

Esaurito

Descrizione

La Cantina Roagna si trova nel cuore delle Langhe, a Barbaresco. L’anno di nascita risale al 1880, una storia fatta di duro lavoro, profondo amore per il territorio e la giusta innovazione per ricercare una qualità eccelsa. La biodiversità è stata da sempre un aspetto fondamentale in cui l’azienda ha creduto in maniera assoluta, infatti il lavoro nel vigneto è maniacale, le piante più giovani sono quarantenni, non si fertilizza, non si irriga, non si cima, inoltre la selezione è massale e non clonale. In cantina non cambiano le regole anzi si utilizza la pied de cuve di lieviti indigeni per iniziare la fermentazione, macerazione sulle bucce a cappello sommerso per più di due mesi e per finire lunghissime maturazioni; infatti i vini vengono messi in vendita sempre almeno un’anno dopo rispetto a quanto dice il disciplinare . Oggi la cantina è guidata da Luca, che rappresenta ormai la quinta generazione, e dal padre Alberto, possiamo definirli come vignaioli d’altri tempi perchè veri conoscitori delle proprie vigne e della propria terra.

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