Roagna – Barbaresco Asili Vecchie Viti – 2017

Asili, menzione di grande prestigio che da sempre ci regala vini di grande eleganza, tannini non troppo complessi e un frutto molto delicato, insomma possiamo dire un Barbaresco che gioca sulle finezze.
In questo storico cru, in poco meno di un quarto di ettaro, da piante con un’età minima di 50 anni, esclusivamente di origine massale l’azienda produce in quantità super limitata un vino a dir poco superbo. Corpo, struttura e complessità accompagnati da un’eleganza quasi regale. Una bottiglia con un lunghissimo potenziale d’invecchiamento.

  • Produttore: Roagna
  • Nome: Barbaresco Asili Vecchie Viti
  • Vitigno: 100% Nebbiolo
  • Anno: 2017
  • Gradazione: 14,5%
  • Formato: 750ml
  • Produzione: 1134 bottiglie

Note Produttive: la fermentazione avviene esclusivamente in tini di legno, grazie ad un pied de cuve di lieviti Indigeni si protrae per una decina di giorni. Successivamente viene applicata l’antica tecnica di macerazione della steccatura a cappello sommerso, che si protrae per 2 mesi. Il vino matura poi in una botte di rovere neutro per circa 5 anni.

Il vino contiene naturalmente solfiti

497,00

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Descrizione

La Cantina Roagna si trova nel cuore delle Langhe, a Barbaresco. L’anno di nascita risale al 1880, una storia fatta di duro lavoro, profondo amore per il territorio e la giusta innovazione per ricercare una qualità eccelsa. La biodiversità è stata da sempre un aspetto fondamentale in cui l’azienda ha creduto in maniera assoluta, infatti il lavoro nel vigneto è maniacale, le piante più giovani sono quarantenni, non si fertilizza, non si irriga, non si cima, inoltre la selezione è massale e non clonale. In cantina non cambiano le regole anzi si utilizza la pied de cuve di lieviti indigeni per iniziare la fermentazione, macerazione sulle bucce a cappello sommerso per più di due mesi e per finire lunghissime maturazioni; infatti i vini vengono messi in vendita sempre almeno un’ anno dopo rispetto a quanto dice il disciplinare . Oggi la cantina è guidata da Luca, che rappresenta ormai la quinta generazione, e dal padre Alberto, possiamo definirli come vignaioli d’altri tempi perché veri conoscitori delle proprie vigne e della propria terra.

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