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Rivella Serafino – Langhe Nebbiolo – 2021

A seguito dell’espianto della storica vigna di Dolcetto oramai poco produttiva e rimpiazzata da viti giovani di Nebbiolo, questa etichetta è stata prodotta per la prima volta nel 2019. Le vigne sono situate sempre nel Cru di Montestefano da cui si ricava il suo famoso Barbaresco, in perfetta esposizione sud con terreni ricchi di marna e calcare per vini molto energici. Poche migliaia di bottiglie prodotte, le uve vengono fermentate e macerate a contatto con le bucce in vasche d’acciaio per 20 giorni, l’affinamento viene eseguito in botti di rovere per alcuni mesi. Un nebbiolo che non ha nulla da invidiare dove si sente la mano abile del produttore, profumi di frutta rossa che non nascondono un gran equilibrio tra tannini e l’acidità che si accompagnano in finale lungo e persistente. Che personalità!

  • Produttore: Rivella Serafino di Teobaldo Serafino
  • Nome: Langhe Nebbiolo
  • Vitigno: 100% Nebbiolo
  • Anno: 2021
  • Gradazione: 13,5%
  • Formato: 750ml
  • Produzione: 2500 bottiglie

Note Produttive: fermentazione sulle bucce per 20 giorni. Affinamento in grandi botti di rovere e bottiglia.

Il vino contiene naturalmente solfiti

29,00

Esaurito

Descrizione

Quella di Rivella Serafino rimane ad oggi una delle più microscopiche tra le innumerevoli cantine presenti in Langa, ma anche una di quelle più ricercate. La piccola tenuta si trova a Barbaresco, in cima alla collina e famoso Cru di Montestefano in soli 2 ettari che circondano l’intera proprietà dove si coltiva solo il Nebbiolo. Attualmente gestita da Teobaldo Rivella, la sua è una vera famiglia di vignaioli dove già il nonno e il papà Serafino Rivella vendevano vino sfuso mentre lo zio Pietro è stato enologo di Angelo Gaja per 40 anni. La loro attività inizia però nel 1967 quando si incominciò a produrre per se stessi riconoscendo il potenziale delle vigne, da cui si producono solo poche migliaia di bottiglie distribuite nelle sole etichette di Barbaresco e Nebbiolo d’Alba. Dalla mentalità puramente tradizionale, si sono sempre distinti per il trattamento biologico nei vigneti omettendo l’uso di sostanze chimiche fin dagli albori nonostante non siano certificati ufficialmente. Vi è stata tramandata una vera filosofia conservatrice nei costumi e nei metodi fatta da diradamenti e selezione in vigna con lavori manuali in cantina in tutte le fasi, dall’imbottigliamento all’etichettatura, senza l’adozione di tecnologie varie. Ci sarebbero tanti modi per definirli per i loro vini veri e genuini, dove il tempo rimane l’unico fattore a cui si adeguano, senza fretta, e così faremo anche noi.