Piero Busso – Barbaresco Albesani Vigna Borgese – 2021

Si può dire che è la prima etichetta di Albesani rilasciata nel 1982 sul mercato, quella che diede inizio alla storia produttiva della cantina, la famiglia Busso ci ha sempre creduto e gestisce 1,20 ettari. La vigna Borgese rappresenta la parte di vigneto di 30-50 anni esposta verso sud-ovest da cui si producono 3000 bottiglie che estrapolano l’eleganza nobile di Albesani. Selezione delle uve, fermentazioni e macerazioni lunghe in vasche d’acciaio utilizzando lieviti indigeni con successivo invecchiamento in botti grandi per 24 mesi. Un vino molto di approccio, i profumi sono inebrianti e definiti, al palato è armonico, facile ma ricco nelle sensazioni tipico di un Barbaresco importante.

  • Produttore: Piero Busso
  • Nome: Barbaresco Albesani Vigna Borgese
  • Vitigno: Nebbiolo
  • Anno: 2021
  • Gradazione: 14,5%
  • Formato: 750 ml
  • Produzione: 3009 bottiglie

Note Produttive: vinificazione in vasche di acciaio con lieviti indigeni. Invecchiamento per 24 mesi in grandi botti di rovere.

Il vino contiene naturalmente solfiti

88,00

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Descrizione

Fra le innumerevoli storie della Langa c’è ne una che da sempre mi ha affascinato per la sua genuina tradizione mai cambiata da oltre 70 anni, è la cantina Piero Busso, piemontese di nascita e di fatto. Fondata nel 1948 a Neive sulla collina di Albesani da Guido Busso, lavoratore e intelligente agricoltore in quanto cominciava già a valorizzare la qualità del Nebbiolo localizzando le aree più idonee. L’azienda passò in mano al figlio Piero che seguendo gli insegnamenti paterni decise di produrre un Barbaresco che fosse la fotocopia del territorio, fu così che nel 1982 uscì la prima annata di Albesani. Negli anni sono state acquistate parcelle specifiche in modo da rispettare una dimensione piccola e familiare, oggi infatti si contano 10 ettari dove figurano anche le vigne di Gallina e San Stunet per una produzione limitata ogni anno, non solo Nebbiolo ma anche Barbera, Chardonnay e Sauvignon blanc. Uno stile di approccio molto naturale con poco intervento seguendo un regime biologico certificato, no uso di sostanze chimiche in modo da preservare il legame con il territorio tipico dei vini, rese molto basse e in cantina si lavora tradizionale senza troppo utilizzo di tecnologia con lunghe macerazioni e l’uso di botti grandi negli invecchiamenti senza mai filtrare ogni vino così da renderli ancora più essenziali. Gestione puramente familiare ancora oggi in cui si omaggia il proprio passato, un piccolo produttore oramai diventato uno dei Grandi per il Barbaresco, questo è Piero Busso!

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