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Passopisciaro – Franchetti Terre Siciliane – 2019

Una bottiglia portabandiera per la cantina, oramai affermazione della filosofia minimalista di Andrea Franchetti che ha saputo conquistare il mondo enologico in modo inedito. Un’unione imperiosa di Petit Verdot e Cesanese d’Affile che varia in percentuale ogni vendemmia a seconda dell’annata ma che regala sempre la stessa impronta gustativa. I vigneti sono posti sulla Contrada Guardiola, ricca di roccia e cenere, dove ciascuna pianta produce solo 5 gemme dalle quali vengono selezionate le uve migliori che fermentano in vasche d’acciaio, seguite da malolattica e affinamento fatti in barriques nuove di rovere francese per 4 mesi, più 14 mesi in vasche di cemento e botti di rovere grandi. Un’ottima annata la 2019 dalla quale è scaturito un vino scuro dai colori vulcanici con profumi di frutto inebrianti accompagnati da struttura e robustezza, contagioso alla beva grazie a una generosa freschezza. Un autentico gioiello esplosivo!

  • Produttore: Vini Franchetti
  • Nome: Franchetti Terre Siciliane
  • Vitigno: 97%Petit Verdot 3%Cesanese d’affile
  • Anno: 2019
  • Gradazione: 14%
  • Formato: 750ml
  • Produzione: 4000 bottiglie

Note Produttive: fermentazione separate delle uve in acciaio con affinamento in barrique per 4 mesi in barrique più 14 mesi in vasche di cemento e botti di rovere grandi.

Il vino contiene naturalmente solfiti

123,00

Esaurito

Descrizione

“Vantaggi e stranezze, questo è l’Etna, un posto vergine governato da forze senza nome” così potremmo descrivere un vero capolavoro vitivinicolo naturale visto dagli occhi di Andrea Franchetti. Enologo illustre e visionario, già proprietario di Tenuta di Trinoro in Toscana, dopo un viaggio in Sicilia affascinato dalle sue ricchezze decise di restaurare un antico baglio nel versante nord del vulcano. L’azienda sorge sopra la località di Passopisciaro nel comune di Castiglione di Sicilia verso i primi 2000, dove impiantò e restaurò antichi vigneti abbandonati di Nerello Mascalese (cui alcuni a piede franco centenari) assieme ad altre varietà alloctone come lo Chardonnay, Petit Verdot e Cesanese d’affile.
Poco conosciuto, l’Etna si caratterizza per altitudine e clima, cioè basse temperature e influenza mediterranea, nei suoi diversi versanti fatti di terreni fertili e drenati, ricchi di minerali che donano espressività agli uvaggi dovute alle ottime escursioni termiche. Egli fu il primo a capire la suddivisione storica del vulcano in microzone naturali introducendo la declinazione di “Contrade”, ovvero parcelle poste a differenti altezze ed esposizioni solari, formate da vari strati di colate laviche in cui vigono specifici microclimi. Sono 28 gli ettari di proprietà tra i 500 e i 1000 metri d’altezza che si estendono su 5 contrade (Rampante, Sciaranuova, Guardiola, Porcaria e Chiappemacine) immerse in una natura indomita e preservata da cui si ricavano vini che esaltano le loro diverse specificità in base alla tipologia. Non si segue né una corrente, né uno stile di vinificazione, non vi è nulla di predefinito se non il corso delle stagioni dove ciascun vino è l’esito di qualità ricercata nelle selezioni e negli affinamenti tramite l’uso di metodi e idee naturiste. Nonostante sia ancora misterioso all’enologia, questo territorio ha saputo presto conquistare i veri intenditori facendo di Franchetti un autentico faro per la rinascita vitivinicola etnea nel mondo.

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