Movia – Puro Rosè prodotto con uve Pinot Nero, Ribolla e Pinot Grigio tra Slovenia e Italia, stile metodo classico
Movia – Puro Rosè prodotto con uve Pinot Nero, Ribolla e Pinot Grigio tra Slovenia e Italia, stile metodo classico
Movia – Puro Rosè prodotto con uve Pinot Nero, Ribolla e Pinot Grigio tra Slovenia e Italia, stile metodo classico
Movia – Puro Rosè prodotto con uve Pinot Nero, Ribolla e Pinot Grigio tra Slovenia e Italia, stile metodo classico

Movia – Puro Rosè – 2010

Tra le numerose proposte vi è anche un magnifico Rosè, da sboccare all’apertura sapendo che è abbastanza unico nel suo genere. Viene prodotto con uve Pinot Nero, Ribolla e Pinot Grigio, vigneti situati al confine fra l’Italia e Slovenia di età media 30 anni per una produzione limitata di 3000 bottiglie. Soffice pressatura e fermentazione spontanea in vasche d’acciaio seguito dall’affinamento del mosto in barrique per 48 mesi, dopodiché si imbottiglia assieme a un po’ di mosto dell’annata corrente rimanendo sui lieviti fino al momento dell’apertura. Bollicina elegante che si presenta con sentori di agrume, asciutta e minerale in un equilibrio di grande finezza e freschezza.

  • Produttore: Movia
  • Nome: Puro Rosè
  • Vitigno: Pinot Nero, Pinot Grigio, Ribolla
  • Anno: 2010
  • Gradazione: 12%
  • Formato: 750ml
  • Produzione: 3000 bottiglie

Note Produttive: fermentazione spontanea in vasche di acciaio. Affinamento in barrique per 4 anni. Successivamente il vino viene posto in bottiglia per la seconda rifermentazione con l’aggiunta del mosto in fermentazione come liqueur di tirage. Il vino rimane a contatto con gli lieviti fino all’apertura della bottiglia, non è stata effettuata la sboccatura per questo vino.

Il vino contiene naturalmente solfiti

34,00€

1 disponibili

Descrizione

Una storia centenaria quella dell’azienda Movia, se ne attribuisce la nascita nel 1820 quando venne acquistata dalla famiglia Kristancic che iniziò la produzione di vino. Si trova nel Collio a metà strada fra Italia e Slovenia, una terra di confine che la vide protagonista nella vecchia Jugoslavia durante gli anni di Tito come principale fornitore di vino nel suo regime. Ora l’azienda, guidata da Alesh Kristancic, conta su 25 ettari in cui si coltivano principalmente Ribolla, Malvasia istriana, Chardonnay e anche Merlot assieme a Cabernet Sauvignon il tutto seguendo una filosofia naturale in cui si pratica la biodinamica che è valsa la certificazione nel 2004. In cantina si pratica uno stile innovativo e rigoroso dove i vini fanno lunghe macerazioni sulle bucce, fermentano con lieviti indigeni, chiarifica e filtrazione eseguiti prima dell’imbottigliamento. Tra i pochi in assoluto nella produzione di bollicine vendute al pubblico da sboccare all’apertura, in modo che la purezza sia la base che li contraddistingue. Divertenti e allo stesso tempo rispettabili in quella che è una vera arte nel fare vino.

Ti potrebbe interessare…