Giulia Negri – Langhe Nebbiolo Pian Delle Mole – 2022

La sfida di realizzare un vino semplice ma allo stesso tempo espressivo nella struttura e nel gusto ha portato alla produzione di questo Nebbiolo, un riflesso del passato in chiave moderna. Il vigneto si trova in una piccola radura nella collina di Serradenari denominato “Pian della Mole” vista la sua altitudine a 500 metri dove i suoli sono molto sabbiosi. Le fermentazioni si svolgono in vasche d’acciaio con macerazioni di 20 giorni, mentre l’affinamento si effettua sia in acciaio che in botti di rovere da 60 HL per 18 mesi. Vino di grande personalità che però mantiene raffinatezza, presenta intensità aromatica di violetta e spezia con tannini levigati e acidità bilanciata che evidenziano la sua scorrevolezza nella beva.

  • Produttore: Giulia Negri
  • Nome: Langhe Nebbiolo Pian Delle Mole
  • Vitigno: 100% Nebbiolo
  • Anno: 2022
  • Gradazione: 13,5%
  • Formato: 750 ml
  • Produzione:

Note Produttive: fermentazione in vasche di acciaio, affinamento sia in vasche di acciaio e botti grandi di rovere per 18 mesi.

Il vino contiene naturalmente solfiti

29,00

3 disponibili

Descrizione

Siamo di fronte alla tradizione che abbraccia la contemporaneità, se si parla di Giulia Negri si nomina una delle giovani più promettenti e audaci della Langa. La sua storia si svolge tutta nel comune di La Morra presso la località di Serradenari dove si trovano sia le vigne che la cantina in uno dei punti più alti della DOCG Barolo distribuiti in circa 6 ettari. Erede di un’importante famiglia attiva per quanto riguarda la politica e la scrittura, dopo aver passato la sua giovinezza tra Roma e Milano, dopo la laurea decise di cambiare vita tornando alle sue origini della Langa. La passione per il vino la travolge subito, fondò tutto da zero in un vecchio casolare di proprietà e la sua grande curiosità la portò a coltivare le varietà Nebbiolo, Pinot Noir e Chardonnay. Fu una produttrice “garagista” a tutti gli effetti, piena libertà nello stile e senza dogmi con la voglia di trasmettere le sue idee attraverso i suoi vini dall’impronta puramente artigianale che oggi sono tra i più richiesti della zona. Filosofia non interventista di assoluta preservazione dell’ecosistema con ettari di boschi famosi per custodire i pregiati tartufi garantendo contemporaneamente diversità e sanità nei vigneti, mentre in cantina i lavori rimangono fedeli nel pieno della tradizione con lunghe macerazioni e l’utilizzo di botti grandi. Una corrente di pensiero la sua molto ispirata a quella che furono i “Barolo Boys” che cerca non il cambiamento ma la novità di un ritorno al passato tutto al femminile riscoprendo preziosi segreti con la mentalità audace di una “BaroloGirl” dalle idee ben precise.

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