Giulia Negri – Barolo Serradenari – 2020

Nel disteso paesaggio collinare delle Langhe la vigna di Serradenari è considerata uno dei punti più alti della regione arrivando oltre i 500 metri d’altitudine, un vero “Tetto” dove si producono vini freschi e piacevoli. Questo Barolo proviene dall’omonimo Cru, si tratta di una vigna con terreni principalmente sabbiosi che gode di una notevole escursione termica, unica nel comune di La Morra, dove le piante di 30 anni sono esposte tutte a Sud-ovest. Le vinificazioni si svolgono come in passato ossia fermentazioni spontanee usando tini di legno tronco conici da 60 HL con macerazioni di 45 giorni e successivamente un invecchiamento di 30 mesi in botti di rovere austriaco da 25 HL. La sua etichetta più rappresentativa e richiesta dal pubblico, un Barolo di grande freschezza tipico della zona di origine, favoloso nei sentori di frutto rosso a tratti speziato che dimostra nella beva buon corpo e tannini setosi di bella persistenza.

  • Produttore: Giulia Negri
  • Nome: Barolo Serradenari
  • Vitigno: 100% Nebbiolo
  • Anno: 2020
  • Gradazione: 14%
  • Formato: 750 ml
  • Produzione:

Note Produttive: fermentazione spontanea in tini di legno, invecchiamento in botti austriache da 2500 litri per 30 mesi.

Il vino contiene naturalmente solfiti

93,00

2 disponibili

Descrizione

Siamo di fronte alla tradizione che abbraccia la contemporaneità, se si parla di Giulia Negri si nomina una delle giovani più promettenti e audaci della Langa. La sua storia si svolge tutta nel comune di La Morra presso la località di Serradenari dove si trovano sia le vigne che la cantina in uno dei punti più alti della DOCG Barolo distribuiti in circa 6 ettari. Erede di un’importante famiglia attiva per quanto riguarda la politica e la scrittura, dopo aver passato la sua giovinezza tra Roma e Milano, dopo la laurea decise di cambiare vita tornando alle sue origini della Langa. La passione per il vino la travolge subito, fondò tutto da zero in un vecchio casolare di proprietà e la sua grande curiosità la portò a coltivare le varietà Nebbiolo, Pinot Noir e Chardonnay. Fu una produttrice “garagista” a tutti gli effetti, piena libertà nello stile e senza dogmi con la voglia di trasmettere le sue idee attraverso i suoi vini dall’impronta puramente artigianale che oggi sono tra i più richiesti della zona. Filosofia non interventista di assoluta preservazione dell’ecosistema con ettari di boschi famosi per custodire i pregiati tartufi garantendo contemporaneamente diversità e sanità nei vigneti, mentre in cantina i lavori rimangono fedeli nel pieno della tradizione con lunghe macerazioni e l’utilizzo di botti grandi. Una corrente di pensiero la sua molto ispirata a quella che furono i “Barolo Boys” che cerca non il cambiamento ma la novità di un ritorno al passato tutto al femminile riscoprendo preziosi segreti con la mentalità audace di una “BaroloGirl” dalle idee ben precise.

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