Fratelli Alessandria – Barolo Gramolere – 2017
Tra le grandi espressioni di Monforte e tra le vigne meno conosciute, la famiglia Alessandria possiede 2 ettari a Gramolere dal 2001 dove si producono vini che sono sinonimo della zona, note terrose e tannini levigati. La peculiarità di questa etichetta oltre alla produzione limitata, sono le vigne con più di 30 anni esposte tra sud/sud-ovest in una collina suoli dai argillosi e calcarei con ripidi pendii in cui sono possibili solo lavori manuali. I grappoli più belli, vengono vinificati in vasche d’acciaio per circa 30 giorni a contatto con le bucce, l’affinamento viene eseguito in botti grandi per 30 mesi con una sosta in acciaio per mesi prima di essere imbottigliato altri 6 mesi. Un vino già intrigante dai profumi molto evoluti e polverosi, buon corpo nell’insieme, acidità e tannini ben bilanciati. Da scoprire!
- Produttore: Fratelli Alessandria
- Nome: Barolo Gramolere
- Vitigno: 100% Nebbiolo
- Anno: 2017
- Gradazione: 145%
- Formato: 750ml
- Produzione: 7000 bottiglie
Note Produttive: vinificazione in vasche di acciaio per 30 giorni. Affinamento per 30 mesi in grandi botti, più 2 mesi in vasche di acciaio e 6 mesi in bottiglia.
Il vino contiene naturalmente solfiti
56,00€
Esaurito
Descrizione
Una delle cantine che fa parte della storia del Barolo e del Piemonte è Fratelli Alessandria, da sempre situati nel piccolo comune di Verduno e audaci produttori di vino. Nata nel 1830 per volontà di Giuseppe Dabbene, sono stati tra i primi ad ottenere riconoscimenti in merito ai loro vini e alla tecniche di coltura già durante l’epoca del Regno Sabaudo. La svolta avvenne nel 1893 col cambio del nome in “Fratelli Alessandria” dopo un matrimonio congiunto fra le famiglie Dabbene e Alessandria, ci fu il cambio di rotta con l’intento di produrre vini ogni anno migliori rendendola una delle cantine portabandiera delle Langhe fino ad oggi. In 12 ettari di proprietà distribuiti in alcuni dei migliori Cru dal 1976, come Monvigliero a Verduno e in seguito Gramolere a Monforte, si coltivano Nebbiolo e Barbera ma anche il Pelaverga, uva rossa autoctona molto valorizzata nella zona. Molto tradizionali nei lavori con valori territoriali alti in cui non c’è un intervento invasivo durante il processo dalla vigna alla cantina che permettono di avere vini potenti e identitari.