Castello del Terriccio – Lupicaia Toscana IGT – 2013
Chiamato così in quanto vennero avvistati dei lupi sulla collina da cui provengono le uve, fu lanciato nel 1993 riscuotendo fin da subito un grande successo. Ottenuto dal blend di 90%Cabernet Sauvignon e 10% Petit Verdot, a partire dal 2010, i vitigni si trovano esposti verso sud su terreni calcareo/sabbiosi ricchi di minerali e sostanze organiche conferendo ai vini fragranza e complessità. Le vinificazioni vengono fatte in acciaio separatamente per ciascun uva dove poi passano ad affinare in barriques e tonneaux di Allier per circa 22 mesi, prima di riposare in bottiglia alcuni mesi. Si ottiene un vino con buona aromaticità e struttura accompagnati da un tannino setoso e piacevole che grazie alla sua complessità ha un grande potenziale di invecchiamento.
- Produttore: Castello del Terriccio
- Nome: Lupicaia Toscana IGT
- Vitigno: 90% Cabernet Sauvignon 10% Petit Verdot
- Anno: 2013
- Gradazione: 14%
- Formato: 750ml
Note Produttive: Fermentazione in acciaio e affinamento in barrique e tonneaux per 22 mesi.
Il vino contiene naturalmente solfiti
132,00€
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Descrizione
Con una storia millenaria, fin dal XIII secolo si parla nei documenti di Castello del Terriccio e dei suoi possedimenti agricoli e vinicoli lungo la penisola. La storia recente però inizia nel 1975 quando Gian Annibale Rosso di Medelana eredità dagli zii la proprietà, divisa in mezzadrie, passando ad una conduzione diretta interamente dedicata alla viticoltura. Appassionato di vino e cavalli, dopo un incidente, si immerge profondamente nell’attività iniziando lo studio e la comprensione dei diversi terroir al suo interno. Il podere è collocato a Castellina Marittima, in provincia di Pisa, si estende dalla Maremma fino a Bolgheri dove la combinazione tra terra, aria e luce ne fa uno dei territori più vocati per l’uva. Oltre al Sangiovese, si decise dal 1988 di impiantare varietà internazionali tra cui Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot, perfetti per quei climi. Con l’ingresso dell’attuale enologo Carlo Ferrini viene improntata una maggiore meticolosità nella produzione che assieme a tecniche moderne diedero vita tra il 1992/93 ai loro primi storici Supertuscan come il Tassinaia e il Lupicaia proiettando la cantina verso il successo globale. Sono queste le eredità tramandate fino ad oggi, che seguono una filosofia di ricerca e interpretazione dei vitigni in un contesto di biodiversità e rispetto in cui non si altera l’equilibrio fra natura e uomo. Le vinificazioni separate di ciascun uva e gli affinamenti con botti di Allier dove il Tempo è la chiave, conferiscono ai vini una qualità e concentrazione di grande singolarità. Un nobile prestigio alla base del trionfo enologico toscano nel mondo.
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