Castellare di Castellina – I Sodi di San Niccolò – 2019
Tra gli annali del vino italiano fin dal suo esordio, si produce principalmente Chianti Classico ma il vino di punta della cantina da sempre è “I Sodi di San Niccolò”, la rappresentazione massima delle due uve rosse su cui hanno gettato le fondamenta. Il nome deriva da questo autentico Cru vicino alla chiesa di San Niccolo’ a cui è dedicato, un blend di 90% Sangiovese e 10% Malvasia Nera, le piante hanno oltre 40 anni e sono posizionate su un terreno calcareo, duro ricco di sassi denominato “Sodi”. Una raccolta selezionata e leggermente tardiva, dove le uve vengono vinificate separatamente in vasche d’acciaio in cui svolgono anche la malolattica, poi si continua con un affinamento di 30 mesi in barrique (50% nuove) e 12 mesi in bottiglia. Rilasciato con l’annata 1977, arrivò per la prima volta sesto nella classifica top 100 nella rivista Wine Spectator nel 1988! Un vino perfetto, morbido, suadente, carnoso ma con una grandissima freschezza, e un’enorme capacità di invecchiamento. I vini della cantina Castellare sono una garanzia! Rispecchiano a pieno il territorio, il suo produttore e sono un portabandiera del Sangiovese!
- Produttore: Castellare di Castellina
- Nome: I Sodi di San Niccolò
- Vitigno: 90% Sangiovese – 10% Malvasia Nera
- Anno: 2019
- Gradazione: 14%
- Formato: 750 ml
- Produzione:
Note Produttive: vinificazione in vasche di acciaio. Affinamento per 30 mesi in barrique (50% nuove) e 12 mesi in bottiglia.
Il vino contiene naturalmente solfiti
110,00€
1 disponibili
Descrizione
Non ci poteva essere periodo migliore per assistere alla nascita di cantine spettacolari e pionieristiche, sono infatti gli anni del “Rinascimento vitivinicolo italiano” ovvero un’epoca dal 1970 che vedrà l’affermarsi di nomi importanti nella penisola che cambieranno il modo di fare vino. Castellare di Castellina nasce grazie a Paolo Panerai con l’obiettivo di produrre vini con la migliore qualità in assoluto sposando una filosofia tradizionale usando solo vitigni autoctoni come Sangiovese e Malvasia Nera, ma dando spazio all’innovazione! L’azienda come la vediamo ora nasce nel 1979 nel cuore del Chianti Classico a Castellina in Chianti con l’unione di 4 poderi diversi, ma di questi la zona di Castellare fu da sempre coltivata e considerata una delle migliori per la qualità del Sangiovese. In totale vengono coltivati 80 ettari, di cui 33 a vigneti, salvaguardando l’ambiente eliminando prodotti chimici di sintesi e il lavoro nel vigneto è più che qualitativo con rese molto basse di non oltre 40-50 quintali.
Proprio grazie a Paolo si vede una rinascita di Castellare!…con gli studi con il Professore Attilio Scienza nasce il primo vigneto sperimentale di cloni di Sangiovese, mentre in cantina invece si da spazio all’introduzione delle barrique negli affinamenti in seguito ai consigli di Emile Peynaud e l’amico Giacomo Tachis, due tra i migliori enologi del secolo. Il loro impegno li ha resi celebri in tutto il mondo nel giro di pochi anni, producendo alcuni dei rossi più memorabili e ricordati di sempre (come i Sodi di San Niccolo’) continuando oggi ad adoperare vasche di cemento vetrificate nelle vinificazioni e nel transito dei vini prima dell’imbottigliamento il tutto supervisionato oggi dall’enologo Alessandro Cellai. Sono a tutti gli effetti un vero simbolo toscano, riconoscibili da sempre per le loro etichette ogni anno raffiguranti diversi uccelli in via d’estinzione e l’impegno di trasmettere l’eredità nei vini di chi prima di loro ha vissuto e preservato quella terra.
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