Barone Pizzini – Tesi Tre Extra Brut
La terza versione della linea Tesi in cui il vitigno Erbamat è il protagonista, uva di grande acidità riscoperta e utilizzata per dare una profondità unica ai vini. Composta da 34% Erbamat 33% Chardonnay e 33% Pinot Noir dove i vigneti si trovano su terreni ricchi di calcare che grazie sia alle altitudini che all’esposizione le uve giovano di profumi e struttura. Viene prodotto solo in quantità limitate, le vinificazioni sono separate in vasche d’acciaio termocondizionate poi il vino matura sia in acciaio che in barrique usate per 6 mesi prima di affinare sui lieviti 46 mesi. Bollicina di imponente versatilità, profumi ben definiti di frutta e fiori con una beva ad accompagnare di grande piacevolezza e sapidità.
- Produttore: Barone Pizzini
- Nome: Tesi Tre Extra Brut
- Vitigno: 34% Erbamat – 33% Chardonnay – 33% Pinot Nero
- Anno:
- Gradazione: 12%
- Formato: 750 ml
- Produzione:
Note Produttive: vinificazione separata in vasche di acciaio. Il vino matura sia in vasche di acciaio che in barrique usate per 6 mesi prima di affinare sui lieviti per 46 mesi.
Il vino contiene naturalmente solfiti
39,00€
Esaurito
Descrizione
Uno dei pilastri della spumantistica italiana è la Franciacorta, zona vitivinicola divenuta famosa per le sue bollicine nel nord della Lombardia fra la provincia di Brescia e il lago d’Iseo. Dal 1870 troviamo la cantina Barone Pizzini a Provaglio d’Iseo, la quale fin dai primi anni si distingue per un approccio alla coltivazione della vite e gestione dei suoi possedimenti in modo totalmente meticoloso per l’epoca. La loro fama inizia proprio col barone Pizzini Piomarta nei primi ‘900, ufficiale di cavalleria durante gli anni della Grande Guerra (disegnerà in una lettera per un amico lo schizzo di un cavallino rampante che ispirerà Enzo Ferrari per il simbolo della sua auto), abile uomo d’affari dà all’azienda una dimensione imprenditoriale moderna e assieme al figlio Giulio inizieranno la produzione di vini con la prima annata nel 1971. Inoltre diventano la prima realtà in questa zona a produrre vini da viticoltura biologica nel 2002, ma l’azienda si spinge oltre, costruendo una cantina realizzata con una architettura ecocompatibile e valorizzando il territorio introducendo nuovamente vitigni autoctoni come l’Erbamat. Dal 2011 si è deciso di parcellizzare le uve raccolte dai 30 singoli vigneti nei 60 ettari di proprietà per poter cogliere al meglio le caratteristiche dei vari suoli ricchi di sabbia e calcare che arrivano anche ad un’altitudine di 350 metri in cui coltivano principalmente Chardonnay e Pinot Noir, in cantina si ricorre a tecnologie d’avanguardia assieme ad un uso ponderato del legno negli affinamenti mentre le bollicine sostano sui lieviti almeno 24 mesi. Una cantina intrisa di storia che non ha mai perso la sua identità, una solida e variegata linea produttiva affermandosi come una dei pionieri della denominazione Franciacorta.
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