Bruno Giacosa – Barbaresco Rabajà – 2019
Quando si cita il Barbaresco Rabaja’ di Giacosa è solo pura emozione. Parliamo di una delle bottiglie più gettonate del panorama di Langa, di una vigna che solo con lui ha la migliore interpretazione a livello mondiale con caratteristiche di raffinatezza e longevità fuori dal comune. Rabaja’ è una collina, precisamente un versante, del comune di Barbaresco confinante con la collina Asili anch’essa di importanza vitivinicola. Già in passato era considerata magnifica dai produttori locali, presenta condizioni naturali idonee sotto ogni aspetto, l’esposizione è sud-ovest con terreni argillosi predominanti e un’altitudine intorno ai 300 metri dove i vini traggono forza e struttura. Le piante hanno un’età superiore ai 50 anni in cui si effettua una doppia selezione delle uve, le fermentazioni sono spontanee in botti di legno con macerazioni che durano 30 giorni, l’affinamento si effettua in botti grandi per 18 mesi con un riposo in bottiglia di almeno 12 mesi. Tanta fragranza e diversità di sentori, frutta rossa e spezie con note balsamiche e mentolate, un vino molto dinamico soprattutto a palato dal tocco potente, tannico e diretto che evidenzia la sua unicità. Da sogno!
- Produttore: Giacosa Bruno
- Nome: Barbaresco Rabajà
- Vitigno: 100% Nebbiolo
- Anno: 2019
- Gradazione: 14,5%
- Formato: 750 ml
- Produzione: 3600 bottiglie
Note Produttive: vinificazione in botti di legno per 30 giorni, affinamento per 18 mesi in grandi botti e 12 mesi in bottiglia.
Il vino contiene naturalmente solfiti
234,00€
Esaurito
Descrizione
Se si parla della cantina Bruno Giacosa, si cita una delle realtà più alte per l’eccellenza qualitativa in Langa, tanto da essere il portabandiera a livello mondiale dei vini Barbaresco e Barolo. La storia di Bruno è molto semplice ed è collegata ad un momento storico particolare italiano, dove la crisi e le guerre mondiali condizionarono notevolmente l’economia dei contadini. Nato a Neive nel 1929, figlio di agricoltori e imbottigliatori, iniziò il suo percorso nel mondo del vino grazie agli insegnamenti del padre, andando in giro per la Langa selezionando le migliori uve. Grazie a questo Bruno imparò a capire l’importanza delle esposizioni dei vigneti da Nebbiolo e a riconoscere le uve buone da quelle cattive, tanto da iniziare a vinificare per se stesso qualche bottiglia, divenute subito acclamate dalla critica per la pulizia e l’alta qualità dei vini. Solamente negli anni ‘80 Bruno comprò la prima vigna “Falletto” a Serralunga d’Alba per la produzione di Barolo, prima la produzione dei vini era legata all’acquisto di uve tramite conferitori. Si parla invece del 1998 per l’acquisto della vigna “Asili” a Barbaresco. La sua idea è sempre stata ben chiara per la produzione di vini, tanto da avere uno stile talmente unico definito che ancora oggi è ben percepibile: pulizia massima, no prodotti chimici in vigna, vinificazioni con lieviti indigeni, legni grandi per l’invecchiamento. Bruno Giacosa ha insegnato e dato tanto al mondo vinicolo di Langa dapprima e nel mondo successivamente grazie alla sua estrema eleganza, longevità, pulizia e umiltà.
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