Fontodi – Flaccianello della Pieve Igt – 2019
Bottiglia di punta dell’azienda e marchio mondiale di qualità che manifesta e incarna tutta la filosofia di Fontodi. A partire dal nome dedicato al paesino di San Leolino a Flacciano da cui provengono le uve che hanno sempre contraddistinto questa bottiglia tanto da decidere di uscire dalla denominazione Chianti Classico per conservare la sua storicità. Prodotto per la prima volta nel 1981, è un Sangiovese in purezza altamente selezionato dalle migliori vigne, fermentazione spontanea e macerazione sulle bucce in vasche d’acciaio per tre settimane in modo da avere una delicata estrazione, la malolattica si effettua in tini di legno seguita da un invecchiamento in botti di Allier e Troncais per 24 mesi. Si tratta di un vero gigante toscano, ambasciatore internazionale di un’uva sensazionale, sprigiona profumi a bacca scura molto intensi che coi minuti trova una dimensione più matura, possiede una struttura notevole, tannini fitti e persistenti in un insieme armonioso e complesso. Pazzesco!
- Produttore: Fontodi
- Nome: Flaccianello della Pieve Igt
- Vitigno: 100% Sangiovese
- Anno: 2019
- Gradazione: 14,5%
- Formato: 750ml
- Produzione: 80000 bottiglie
Note Produttive: fermentazione spontanea in vasche di acciaio, malolattica effettuata in tini di legno. Affinamento in botti Allier e Troncais per 24 mesi.
Il vino contiene naturalmente solfiti
129,00€
Esaurito
Descrizione
Fontodi viene definito in molti modi, ognuno dei quali sottolinea la storia della sua fama e dei suoi vini che ormai hanno conquistato i palati di tutto il mondo portando in auge il nome della Toscana. Questa splendida cantina nasce nel 1968 quando la famiglia Manetti ne assunse la proprietà, si trova a Panzano in Chianti dentro la DOCG Chianti Classico in quella che viene nominata la “Conca d’oro” per via dei suoi terreni unici, esposti a Sud con diverse altitudini dove il Sangiovese, e non solo, matura a livelli straordinari. Loro famosi produttori di terrecotte, intrapresero un nuovo percorso sfruttando le conoscenze del territorio piantando le prime viti su terreni pietrosi, ricchi di galestro rilasciando la prima etichetta pochi anni dopo. Incentrati sulla sostenibilità ambientale hanno ottenuto la certificazione biologica, coltivano 80 ettari vitati prevalentemente a Sangiovese, Canaiolo, Malvasia e Pinot Nero senza uso di sostanze chimiche ma solo con colture organiche prodotte da loro. I lavori in cantina sono precisi e delicati, grazie anche al supporto dell’architettura dell’impianto disposto su vari livelli si evita l’uso di tecnologie invadenti sfruttando la gravità per non danneggiare le uve, si utilizza solo il legno nelle vinificazioni e gli affinamenti durano almeno 12 mesi. Si tratta della versione territoriale più genuina e pura di ciò che un paesaggio può simboleggiare.