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Pierluigi Zampaglione – Fiano Don Chisciotte – 2019

Il Fiano nell’ultimo ventennio è diventato una delle uve più importanti e popolari del Sud Italia grazie alla riscoperta delle sue piacevoli qualità per mano di abili viticoltori. Il “Don Chisciotte” , unica etichetta prodotta, è un Fiano in purezza raccolto da vigneti di 20 anni ad alte quote su terreni argillosi dove l’uva per merito del clima ventilato riceve tanta freschezza. La vendemmia è manuale, la vinificazione viene eseguita in vasche d’acciaio con l’utilizzo di lieviti indigeni e una macerazione sulle bucce per 10 giorni. L’affinamento si svolge nei medesimi contenitori per 12 mesi, senza essere filtrato infine seguono 8 mesi di riposo in bottiglia. Ne esce un vino dalla eroica energia con profumi fruttati e floreali dalla buona finezza e profondità che si conclude in una trama sapida molto piacevole. Superbo!

  • Produttore: Zampaglione Pierluigi
  • Nome: Fiano Don Chisciotte
  • Vitigno: 100% Fiano
  • Gradazione: 12,5%
  • Formato: 750ml

Note Produttive: fermentazione e macerazione sulle bucce per 10 giorni in acciaio seguiti da un affinamento di alcuni mesi nel medesimo contenitore.

Il vino contiene naturalmente solfiti

22,00

Esaurito

Descrizione

La Campania ha dimostrato negli ultimi anni di essere una regione dal fascino vitivinicolo impetuoso per merito dei suoi splendidi paesaggi e la varietà di uve autoctone che possiede. È in questo contesto che sorge la cantina di Pierluigi Zampaglione, nell’alta Irpinia presso Calitri, la patria di uno dei vitigni più rappresentativi della zona: il Fiano. La loro attività familiare inizia nel 1990 come commercianti di grano, però è solo nel 2002 che il nipote Guido azzardò l’acquisto di 2 ettari di Fiano ad altitudini proibitive (800 m) che nonostante i terreni poveri e la forte escursione termica, venne premiato con vini dalla inusuale potenza. Una storia recente la loro, segnata dalla lotta contro il sistema che aveva cercato di espropriarli dei loro terreni per la costruzione di pale eoliche a scopo di lucro e guadagno, e così come nel celebre romanzo “Don chisciotte” il protagonista combatte contro i mulini a vento visti come nemici della natura, di egual modo loro lo hanno adottato come simbolo di opposizione e trionfo nel loro vino. Si è preservato in questo modo uno scenario incontaminato, dall’ecosistema intatto e pulito grazie anche all’utilizzo di tecniche Bio fin dagli albori. Vigneti che affondano su terreni argillosi di origine vulcanica e un mood in vecchio stile fatto di lavori manuali sia in vigna che in cantina, rappresentano le basi del loro successo. Un esempio da seguire e tramandare!

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