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Bodega Chacra – Barda Pinot Noir – 2019

Frutto di curiosità e voglia di allargare le proprie aspirazioni, così è nato questo fantastico vino che sintetizza in sé tutta l’eleganza e la personalità di chi l’ha prodotto. Direttamente dal Rio negro, uve 100% Pinot nero da vigneti di 30 anni sui quali si è praticato una selezione massale, clima andino e terreni calcarei/sabbiosi molto asciutti per ottenere vini freschi e immediati. Raccolta manuale con fermentazione spontanea in vasche di cemento, successivamente l’affinamento si esegue per un 50% in cemento e l’altro 50% in barrique usate di rovere francese (solo il 15% nuove) per 11 mesi. Si ottiene un fantastico vino con i sentori tipici del vitigno frutta rossa misto a un po’ di spezia, si presenta in bocca potente e molto minerale con tannini setosi e delicati.

  • Produttore: Bodega Chacra
  • Nome: Barda Pinot Noir
  • Vitigno: 100% Pinot Nero
  • Anno: 2019
  • Gradazione: 12%
  • Formato: 750ml
  • Produzione:

Note Produttive: fermentazione spontanea in vasche di cemento. Affinamento per il 50% in vasche di cemento e 50% in barrique usate per 11 mesi.

Il vino contiene naturalmente solfiti

32,00

Esaurito

Descrizione

Dalla Toscana all’Argentina, è così che proseguì la strada di Piero Incisa della Rocchetta (padre e inventore del Sassicaia) quando dopo una degustazione rimase ammagliato da un Pinot Nero della zona del Rio Negro decidendo di voler produrre un vino con quelle caratteristiche. Nel 2004 fonda Barda Chacra ristrutturando un’antica bodega e sistemando dei vecchi vigneti a piede franco di Pinot Nero (viti piantate nel 1932!) in un territorio unico, nel cuore della Patagonia tra le Ande e l’oceano Atlantico in un clima secco con poche piogge e un tasso basso di umidità in cui le malattie (come la fillossera) non si diffondono. Vantando esperienza e visione valorizza un terroir, chiamato Mainqué, su pendii ripidi, denominati Barda, attraverso metodi Bio con cinque irrigazioni annuali e una preservazione dell’ambiente totale per merito dell’apicoltura praticata. Sono 24 ettari in cui si coltivano Pinot Nero, Chardonnay e Malbec dove fin dalla vigna alla cantina si curano i dettagli: rese basse con 5 grappoli per pianta, niente tecnologie, fermentazioni spontanee e uso di barrique negli affinamenti. Una vera rivoluzione con vini complessi e concentrati per uno dei più famosi artisti italiani del mondo enologico.

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